Elezioni a Roma, quarantena Covid: votazioni a rischio per 10mila cittadini

Mercoledì 22 Settembre 2021 di Riccardo Tagliapietra
Quarantena Covid: elezioni a rischio per 10mila cittadini

Le elezioni comunali si complicano. Scatta da oggi fino al 27 settembre la possibilità per gli elettori in isolamento fiduciario per il Covid, in quarantena o sottoposti a trattamento domiciliare, di poter presentare domanda per esercitare il diritto al voto presso la loro abitazione.

Un esercito di oltre 10mila persone nel Lazio, di cui la maggior parte a Roma, che si aggiunge al resto dell’elettorato “fragile”, compresi coloro che sempre per motivi legati alla salute già usufruiscono del voto domiciliare.

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LE RINUNCE

Un diritto che stride con l’allarme lanciato qualche giorno fa dal Campidoglio che - a causa delle molte rinunce - chiedeva ai cittadini di presentarsi in Comune per poter completare le liste di scrutatori e presidenti necessari per attuare la formazione dei seggi per le amministrative del 3 e 4 ottobre. All’appello per ora ne mancherebbero un migliaio e resta da vedere quanti sceglieranno di occuparsi di raccogliere il voto elettorale a domicilio, che presenta ovviamente qualche rischio in più per chi deve operare. Molto dipenderà anche dalla risposta degli elettori, ovvero se tutti e diecimila decideranno di votare, dando seguito all’appello alle urne fatto dai candidati e da molte associazioni nelle ultime settimane.

 

COSA FARE

Innanzitutto, cosa devono fare i cittadini? A stabilire chi può richiedere il voto domiciliare per Covid è una circolare del ministero della Salute. L’elettore per esercitare il diritto di voto deve far pervenire al sindaco una dichiarazione in cui si attesta la volontà di esprimere il voto presso il proprio domicilio indicando con precisione l’indirizzo completo ed un recapito per comunicazioni: mail, o telefono. Inoltre dovrà fornire un certificato, rilasciato dal funzionario medico designato dall’Asl (in data non anteriore al 20 settembre 2021) che attesti l’esistenza delle condizioni previste dall’articolo 3, secondo comma, del Decreto Legge 117 del 17 Agosto 2021, ovvero di essere in trattamento domiciliare, in quarantena o in isolamento fiduciario per Covid. Per il Comune di Roma la richiesta può essere presentata all’Ufficio Sezioni Ospedaliere di via Luigi Petroselli, oppure usando la mail agli indirizzi specificati sul sito di Roma Capitale (www.comune.roma.it). Meglio via pec, visto che qualsiasi comunicazione vale legalmente come una raccomandata.

 

LE REGOLE

E se sul fronte presidenti di seggio e scrutatori, in molti hanno rinunciato a ricoprire l’incarico (che vale sia per il primo turno che per i ballottaggi del 17 e 18 ottobre), l’appello del Comune per reclutare nuovi presidenti di seggio non sarebbe caduto nel vuoto. Le prime candidature sono arrivate, anche se la corsa contro il tempo per completare le liste non è ancora finita. Per quanto riguarda la partita del voto domiciliare molto si giocherà sulla disponibilità di entrare a far parte del seggio speciale. I componenti dovranno indossare camice monouso, guanti e visiera con mascherina. L’elettore, invece, secondo le disposizioni ministeriali, potrà indossare solamente la mascherina. Una volta usciti dal domicilio i componenti del seggio speciale potranno svestirsi e buttare in appositi sacchi i componenti monouso. Le visiere invece dovranno essere semplicemente sanificate. Una procedura simile varrà anche per le schede raccolte che dovranno essere messe in busta chiusa durante le operazioni di voto.

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Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 16:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA