El Shaarawy, il giallo del ladro d'auto: si indaga sulle ferite. È stato condannato a 1 anno e 4 mesi

Mercoledì 26 Maggio 2021 di Francesca De Martino
El Shaarawy, ora si indaga sulle ferite del ladro d'auto: è stato condannato a un anno e 4 mesi

Era appena ritornato nella Capitale dopo la sua esperienza in Cina, l’attaccante della Roma Stephan El Shaarawy, quando, il 12 febbraio scorso, si è dovuto difendere da un ladro che aveva provato a rubare dei soldi dalla sua Lamborghini parcheggiata all’Eur.

L’aveva rincorso, bloccato e poi fatto arrestare, anche grazie all’aiuto di alcuni passanti. Ma adesso quella reazione potrebbe anche ritorcersi contro di lui, perché la Procura dovrà fare approfondimenti sulle lesioni riportate dall’imputato. Ieri per il ladro, il 35 enne cileno José Carlos Sagardia Aliaga, accusato di tentata rapina impropria, è arrivata la sentenza di condanna: un anno e quattro mesi di reclusione, a cui si è aggiunta una multa di 800 euro per tentato furto perché il reato è stato derubricato. Ma il giudice ha ordinato la trasmissione degli atti alla Procura che dovrà aprire un fascicolo sulle lesioni gravi subite durante il litigio. Al vaglio non ci sarà solo la posizione del calciatore, ma anche quella degli altri soggetti intervenuti nello scontro. L’uomo aveva riportato ferite giudicate guaribili in 57 giorni, tra le quali una frattura alla costola. Per ricostruire i fatti, la Procura potrebbe sentire i poliziotti in borghese intervenuti sul posto che, però, in aula hanno dichiarato di aver visto il cileno a terra colpirsi da solo.

Roma, El Shaarawy sorprende ladro in auto: lo rincorre e lo blocca insieme alla polizia

Sagardia Aliaga, rappresentato dagli avvocato Paolo Bottari e Veronica Paturzo, aveva dovuto rispondere anche di lesioni personali nei confronti dell’attaccante della Roma. Ma per quel reato è stato assolto perché il fatto non sussiste. Tra i due c’era stato un litigio. Il calciatore avrebbe provato a tenerlo fermo in attesa dell’arrivo della polizia e da lì si sarebbero colpiti a vicenda.

I FATTI
Il pomeriggio del 12 febbraio l’attaccante, tornato in casacca giallorossa nell’ultima finestra di mercato dopo l’esperienza allo Shangai Shenhua, si trovava in via Sudafrica, in zona Eur. Mentre raggiungeva la sua auto, una Lamborghini Urus verde metallizzata, ha sorpreso il ladro rompere un finestrino. Il 35enne cileno, attirato dall’auto vistosa, aveva sbirciato all’interno e, nel cruscotto, aveva visto delle banconote. Avrebbe quindi rotto il lunotto dell’auto con un sanpietrino per provare a prendere il denaro. L’attaccante della Roma, che aveva visto tutta la scena, si è messo subito a inseguire il cileno che tentava la fuga, finché non è riuscito a raggiungerlo e immobilizzarlo. Si sarebbero avvicinati anche dei passanti. Il “Faraone” ha poi permesso ad alcuni agenti in borghese del commissariato Esposizione, che si trovavano lì alle cinque del pomeriggio, di intervenire per arrestare il malvivente, già con precedenti. Per il 35enne era stato poi subito dopo convalidato l’arresto e il giudice aveva deciso per i domiciliari. Il pm Andrea Beccia, in sede di giudizio abbreviato, aveva chiesto due anni e otto mesi. 
 

Ultimo aggiornamento: 29 Maggio, 13:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA