Roma, paura a scuola dall’Eur alla Cassia: sei positivi. E chiude il De Merode

Venerdì 18 Settembre 2020 di Alessia Marani e Francesco Pacifico
Roma, paura a scuola dall'Eur alla Cassia: cinque bambini positivi, classi isolate

Il preside, Alessandro Cacciotti, quando ha visto l’esito del tampone non si è fidato. E saputo da dove veniva il suo studente, ha richiesto di rifare il test. E ha avuto ragione: positivo. Risultato? Da oggi e per 14 giorni l’istituto De Merode “chiude” per le classi del classico e dello scientifico, con 390 ragazzi delle superiori che faranno lezioni da casa. Continueranno nella sede di piazza di Spagna invece le lezioni delle elementari e delle medie. Saltata la cerimonia di inaugurazione prevista per sabato prossimo. Il ragazzo ha frequentato dall’avvio della scuola soltanto per due giorni, ma tanto è bastato per far scattare l’allarme. Racconta il preside Cacciotti: «La decisione è stata presa d’accordo con le famiglie a scopo precauzionale, l’Asl Roma 1 ha già preso in carico le verifiche su tutti i contatti stretti del ragazzo, ma abbiamo preferito per due settimane attivare la didattica a distanza solo per classico e scientifico, anche ha funzionato molto bene da noi durante il lockdown». 

Più in generale, dopo cinque giorni dall’inizio della scuola, aumentano i casi di alunni positivi al Covid. Nelle ultime ore tra l’Eur, Dragona, Ostia e Cassia sono stati trovati altri 5 studenti infettati. Ma a preoccupare sono anche i 4 casi di Covid riscontrati nel palazzo occupato di viale delle Province. Si tratta per lo più di sudamericani. L’indagine epidemiologica è in corso. Ieri sono iniziati i tamponi rapidi su tutti gli occupanti ed entro oggi tutti quanti saranno testati. Lo stabile, con 500 persone, è occupato abusivamente dal 2012. Furiosi i “vicini di casa” per il comportamento irresponsabile: «Per tutta l’estate hanno cantato, ballato, fatto fare il bagnetto nelle piscine gonfiabili ai bambini tutti insieme. Nessuno si è preoccupato di fare rispettare le norme anti-assembramento». 

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Dall’Ufficio scolastico regionale il direttore, Rocco Pinneri, tranquillizza: «È naturale che ci siano dei positivi: li abbiamo ovunque, ma le misure di sicurezza sono sufficienti a circoscrivere i casi». L’ultimo caso si è registrato a Dragona, nel comprensivo Marco Tullio Ulpiano Traiano, che ospita asilo, elementari e medie: qui un alunno della quinta si è presentato con sintomi lievi. Subito avvertita la Asl 3. Il bimbo è in buone condizioni, mentre compagni di classe, insegnanti e bidelli entrati in contatto con lui resteranno a a casa per 10 giorni, poi fanno il tampone. Un altro alunno, asintomatico, è risultato positivo in una terza media sulla Cassia. È legato a un cluster familiare. Come quelli alla base dei casi nel IX e X Municipio, con due istituti interessati. Il Codacons ha segnalato all’Highlands institute di via della Scultura un bimbo delle elementari positivo: rimandata a casa l’intera classe, ma non i fratelli.
 

Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 17:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA