David Tobini, inchiesta sul parà romano ucciso in Afghanistan: «È stato uno dei compagni»

Domenica 16 Agosto 2020 di Mirko Polisano
David Tobini a bordo di un mezzo militare (Lince) in Afghanistan, dove è caduto nel 2011

David Tobini ucciso da un colpo «a contatto». Emergono particolari nuovi e agghiaccianti sulla morte del parà romano ucciso in Afghanistan nel 2011 nel corso di un conflitto a fuoco a Bala Murghab. È quanto trapela dal fascicolo d’inchiesta aperto in Procura a Roma. Un elemento che appare di svolta nelle indagini. A ferire a morte il militare di 27 anni, dunque, non sarebbe stato un proiettile sparato da un ribelle talebano durante il combattimento come si era ipotizzato fino a ora ma qualcuno che - mentre David era intento a contrastare l’azione nemica rispondendo alla minaccia con la sua arma in dotazione - a distanza ravvicinata avrebbe puntato l’arma sul capo di David e aperto il fuoco. 

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I FATTI
A metterlo nero su bianco è una perizia tecnica redatta dall’esperto balistico Ermanno Musto e già consegnata in procura a Roma. È su questo che ora si stanno concentrando i magistrati di piazzale Clodio che stanno analizzando uno scenario completamente diverso da quello che si era presentato nell’imminenza dei fatti. «Ringrazio i pm per il lavoro che stanno facendo - sottolinea l’avvocato Paolo Pirani, legale di Tobini - ma con queste nuove prove si sposta tutto ciò che si era ipotizzato nella prima fase di indagine quando si pensava che il colpo che ha raggiunto e ucciso David potesse essere stato sparato da una distanza non inferiore ai 300 metri. In realtà non è così. Sull’elmetto e il corpo di David ci sono tracce di ustione e combustione che testimoniano come il colpo sia stato “a contatto” o nella brevissima distanza. È un procedimento scientifico a dimostrarlo più il colpo è sparato da vicino, maggiore è la bruciatura, più è lontano minore la parte ustionata». Elmetto che la procura di Roma ha sequestrato direttamente dalla caserma di Pistoia, dove Tobini era di stanza. Scenario, dunque, completamente ribaltato. E i pm sono sempre intenzionati ad andare fino in fondo alla vicenda per fare chiarezza.

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LA SIMULAZIONE
Chi ha ucciso David Tobini, dunque, non era lontano da lui. Ma molto vicino. Intorno a lui che, come gli altri suoi commilitoni, era schierato sulla linea di fuoco. Che il colpo sia partito da lì - stando a quanto trapela dagli atti e dall’inchiesta - è più che probabile. Per questo motivo, a suffragare ancora maggiormente questa tesi, è stata disposta una simulazione in 3D che ha permesso la ricostruzione della scena del crimine. I tecnici, con droni e video hanno riprodotto nei minimi dettagli lo scenario afghani, a partire dalla buche dove avrebbero avuto avere protezione e da cui sparavano i soldati italiani con l’intento di allargare la «bolla di sicurezza» della vallata del Mourghab, la parte più insidiosa dell’Afghanistan. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto. E, forse, non è ascrivibile ai ribelli taliban. I periti, in modo accurato, si sono basati sulle dichiarazioni rilasciate dai commilitoni di David nella prima inchiesta, poi archiviata, e da qui sono riusciti a dimostrare che quanto detto dai soldati non aveva corrispondenza nella realtà.

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GLI INTERROGATIVI
Come hanno fatto i medici legali a non accorgersi di tutto questo? Anche per questo i pm hanno chiesto un’attività integrativa di indagine e ora al vaglio dei magistrati ci sono proprio quelle dichiarazioni che «non tornano» e che hanno innescato i dubbi nella testa dei magistrati. La prossima mossa, infatti, sarà risentire tutti i soldati coinvolti quel giorno e in quell’operazione e riascoltare in modo dettagliato la loro versione dei fatti. Ci sono otto anni di vuoto da riempire in questa inchiesta riaperta grazie alla sensibilità dei pm romani e grazie alla battaglia di una madre, Annarita Lo Mastro, che alla chiusura della prima indagine si è battuta in prima persona affinché la risposta a quella domanda possa presto venir fuori. Chi ha ucciso David Tobini, le milizie nemiche o il colpo in testa di un commilitone? 
 

 

Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 20:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA