Daniel Guerini, il funerale a Don Bosco: il mondo del calcio abbraccia il giovane campione della Lazio

Giovedì 1 Aprile 2021 di Camilla Mozzetti
Daniel Guerini, il funerale a Don Bosco: il mondo del calcio abbraccia il giovane campione della Lazio

Mamma Michela l'aveva desiderato fin dall'inizio un addio pieno di sorrisi e non di lacrime. E così è stato. Uno striscione recita: «Quanno a sera s’addormenta er monno, Roma lo cullulava in braccio ar sonno... Ciao Daniel». Si sono celebrati questa mattina nella chiesa di Don Bosco i funerali di Daniel Guerini, il giovane trequartista della Primavera della Lazio scomparso prematuramente a pochi giorni dal suo 19esimo compleanno dopo un terribile incidente sulla Palmiro Togliatti.

Per "Guero" - nel giorno in cui si ricorda anche la scomparsa del grande campione della Lazio Giorgio Chinaglia - sul sagrato e poi dentro la chiesa si è riunita una parte del mondo del calcio e per un attimo, in un giorno di dolore, sono state messe da parte anche le storiche rivalità tra il presidente della Lazio, Claudio Lotito e Urbano Cairo, numero uno del Toro (squadra con cui Daniel ha giocato nelle giovanili prima del rientro a Roma lo scorso gennaio).

Poco prima dell'inizio della cerimonia i due si sono scambiati un forte abbraccio mentre Don Salvatore invitava tutti i presenti a sedersi sui banchi. 

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Al fianco di tanti amici, parenti e familiari che indossavano la maglia dedicata a Daniel - "Per sempre sarai la nostra gioia, il nostro vanto" - anche una rappresentanza delle giovanili della Roma oltre alla prima squadra della Lazio con alcuni dei suoi giocatori più noti. Da Reina a Correa, da Inzaghi a Matri, da Lulic a Cataldi. Con loro c'è anche il direttore sportivo della Lazio Igli Tare. A salutare il giovane campione anche i tifosi storici della Lazio, la vecchia "prima linea" della Curva Nord.

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In 3 mila circa hanno preso parte ai funerali. «Daniel aveva il cuore buono - ricorda il parroco durante l'omelia - sapeva farsi volere bene. La sua scomparsa è straziante, come uno strappo non solo nella carne ma anche nell'anima. Bisogna però confidare nel paradiso perché quello che pensi di aver perduto vive solo in una dimensione che ancora non conosciamo». Dal Vaticano anche il Pontefice si è voluto unire a questo dolore inviando un telegramma: «Appresa la notizia della prematura scomparsa, sua santità Papa Francesco desidera esprimere ai genitori Danilo e Michela, al fratello Alessio, e a tutti i famigliari, alla società Lazio, ai dirigenti e agli amici le più sentite condoglianze, assicurando che la vita dei defunti è semplicemente trasformata e che è preparata all'eternità. Che ottenga il conforto, e che ottenga la confortatrice benedizione apostolica, estendendola a tutti i presenti».

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Sulla bara di Daniel - bianca, con l'immagine di Olimpia, l'aquila della Lazio -  vengono disposte le maglie autografate dai campioni delle squadre con cui il ragazzo ha giocato fin da quando era un ragazzino. All'uscita dopo un minuto di silenzio e sulle note delle canzoni amate da "Guero" sono stati liberati in aria decine di palloncini biancocelesti. Ad accompagnarlo nell'ultimo viaggio verso il cimitero del Verano l'inno della Lazio, ripetuto due volte, e cantato a squarciagola da tutti i presenti. «Mio figlio ora è lassù - dice mamma Michela - l'abbraccio che tutti hanno voluto regalargli lo porterò sempre nel cuore».

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Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 09:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA