Covid Roma, «Ansia da epidemia»: boom di vendita di tranquillanti nelle farmacie dei Castelli

Domenica 11 Ottobre 2020 di Tiziano Pompili
Covid Roma, «Ansia da epidemia»: boom di vendita di tranquillanti ai Castelli

Anche ai Castelli l'ansia da pandemia dilaga.

Dalle farmacie di Frascati arriva un dato che sembra inequivocabile: nell'ultimo periodo sono aumentate in modo consistente le vendite di tranquillanti o di prodotti contro l'insonnia, ma anche di anti-depressivi. Il malessere da virus, condito di preoccupazioni, inquietudini, nervosismi o angosce di ogni tipo stanno ricadendo sullo stato di salute di migliaia di cittadini che spesso finiscono dai medici o direttamente nelle rivendite di farmaci. «E' sicuramente cresciuta la richiesta di farmaci ansiolitici come lo Xanax o di psicofarmaci come le benzodiazepine che hanno ovviamente bisogno di una prescrizione medica dicono dalla farmacia Carafa, situata nella zona centrale della cittadina tuscolana a un passo da piazza San Pietro Ma anche di calmanti naturali come la valeriana, per la cui vendita, invece, non è richiesta la ricetta».

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Una circostanza confermata anche da un'altra grossa farmacia di Frascati, quella di viale dei Coccei, che è un punto di riferimento per il popoloso quartiere periferico di Cocciano. «Qui l'aumento della vendita degli ansiolitici e dei tranquillanti naturali è stato ancora più evidente nel periodo del lockdown e immediatamente dopo, mentre successivamente la situazione si è in qualche modo normalizzata. Tanti clienti ci hanno chiesto prodotti per agevolare il sonno notturno, reso meno regolare anche dal tipo di vita più statica a cui ci aveva costretto la chiusura in casa». Dalla farmacia comunale di Villa Muti parlano di «sensibile crescita delle richieste di ansiolitici e anche di integratori come la valeriana e la melatonina».

La situazione

Per qualche motivo (potrebbe avere un ruolo l'età dei residenti) non ha modificato molto le sue abitudini la clientela delle altre due farmacie di Frascati, quella dei dottori Anna e Mario Aramini in piazza del Gesù e quella di dottori Maria Letizia e Nicola Marini in piazza San Pietro. «Non abbiamo notato grandissime differenze» dicono in controtendenza dalle due strutture. Ma il quadro che conferma un numero maggiore di richieste di tranquillanti è confermato in un raggio ancora più ampio da Giuseppe Califano, vice presidente di Federfarma Roma, che tra l'altro è residente a Colonna, sempre ai Castelli, e conosce molto bene la zona.
«Ho sentito alcuni colleghi della zona dei Castelli Romani - dice il dirigente - e la tendenza è chiara su tutto il nostro territorio. Ci sono le preoccupazioni per la situazione economica e lavorativa, oltre a quelle più direttamente legate alla salute dei singoli farmaci di questi prodotti e dei loro familiari. Ci sono persone che hanno scelto di chiudersi in casa e limitare le relazioni con gli amici e perfino con i parenti: l'aumento della vendita di ansiolitici e antidepressivi può essere il conseguenziale riflesso di questo stato d'animo». L'arrivo dell'autunno e il quasi scontato aumento delle problematiche collegate al Covid potrebbe dare un'ulteriore spinta al consumo dei farmaci della classe degli ansiolitici in genere.

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ROMA Si avvicina il giro di vite. In un vertice d'emergenza, una sorta di gabinetto di guerra contro la seconda ondata dell' epidemia che ieri ha fatto schizzare i nuovi contagi a quota 5.724 (352 più di venerdì, con 29 morti) Giuseppe Conte e i capidelegazione rosso-gialli Dario Franceschini, Roberto Speranza, Alfonso Bonafede e Teresa Bellanova hanno cominciato ad analizzare, assieme al ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, le nuove misure per tentare di contrastare la diffusione del virus.


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