Covid, tampone per il cenone, in coda un romano su 10: «Posti quasi esauriti»

Domenica 13 Dicembre 2020 di Camilla Mozzetti
Covid, tampone per il cenone, in coda un romano su 10: «Posti quasi esauriti»

L’aumento dei numeri è direttamente proporzionale ai giorni che mancano al Natale e nelle farmacie così come nei laboratori privati di analisi è quasi “tutto esaurito”. È corsa ai tamponi antigenici e ai test sierologici nella speranza di arrivare “protetti” alla Vigilia per poter trascorrere almeno qualche ora con genitori anziani o malati. Il trend è chiaro: più che l’ansia di arrivare puntuali alla tradizione dei regali sotto l’albero tiene banco quella per prenotare un’analisi che attesti la negatività al Covid-19.

E così almeno un romano su dieci da lunedì 14 dicembre fino al 24 si sottoporrà a un tampone anche se non è entrato in contatto con un caso sospetto o un positivo.

I telefoni delle farmacie dove viene garantito il servizio sono incandescenti e le richieste aumentano di giorno in giorno a tal punto che molte strutture dove i tamponi antigenici venivano svolti soltanto al mattino - dal Prenestino a Villa Torlonia - si stanno organizzando per garantire le prestazioni pure nel pomeriggio.

«Arriveremo a Natale - spiega Marco De Martinis segretario regionale di Assofarm - a processare una media di cento tamponi al giorno». E non è escludo che alcune domande alla fine resteranno inevase. «La maggior parte delle richieste è a scopo precauzionale, non si tratta di persone entrate a contatto con un caso sospetto o sintomatiche - aggiunge Eugenio Leonardi, neo segretario della Federfarma Lazio - ma ci teniamo comunque a dire alla cittadinanza che anche un tampone negativo non dà libertà di trascorrere poi il Natale con tante persone perché l’analisi fotografa la situazione di un soggetto in quel determinato momento». Un altro dato interessante: «Le richieste arrivano anche da cittadini che stanno per rientrare in Italia dall’estero - prosegue Leonardi - anche se poi questi soggetti dovranno svolgere la quarantena». Al momento, delle 360 farmacie che nel Lazio effettuano i test, le prenotazioni viaggiano sulle 100 al giorno e da qui a Natale la stima conta 360mila romani pronti a sottoporsi al tampone. «Il servizio sta dimostrando la sua efficacia», commenta il presidente dell’Ordine dei farmacisti Emilio Croce. Finora gli esiti sono rassicuranti: «Su una media giornaliera di 50 tamponi, senza considerare le prenotazioni per le feste - conclude il numero uno di Federfarma Lazio - i positivi non superano il 7%». A questo si aggiungono poi le prenotazioni nei laboratori privati di analisi. «In vista delle feste - commenta Mariastella Giorlandino, a capo di Artemisa Lab - viaggiamo sulle 200-300 prenotazioni al giorni nei nostri sette centri che svolgono i tamponi e i test sierologici ma è importantissimo valutare le tempistiche e il tipo di analisi per essere certi del risultato. Farli troppo presto in sostanza potrebbe non essere utile». 


LA GIORNATA 
Intanto sul fronte dei nuovi contagi i dati sono in diminuzione. Ieri nel Lazio a fronte di 16mila tamponi, i positivi accertati sono stati 1.194 (573 solo a Roma città), 36 in meno sul giorno precedente quando anche il numero dei tamponi era più basso di mille unità. Diminuiscono anche i ricoveri e i decessi ma l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato invoca l’attenzione: «Bisogna continuare ad essere rigorosi anche nelle prossime festività o il virus riprenderà a crescere». 
 

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