Il laboratorio di Roma era inserito all'interno della lista convenzionata con la Regione Lazio. Per questo, il costo del test rapido anti Covid sarebbe dovuto ammontare a 22 euro.
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«Ci hanno chiesto ben 50 euro - racconta un cittadino - È una vergogna, perché la struttura compare nella lista della Regione, che prevede il tetto massimo a 22 euro per questo test». In coda anche una studentessa fuorisede: «Mi trovo costretta a spendere 50 euro perché non risiedo nel Lazio e non posso effettuare il test all'Asl con l'impegnativa pagando tredici euro. Mi sembra ingiusto che a uno studente venga chiesta una cifra del genere». Uscito dalla struttura all'arrivo dei militari, il proprietario si è detto «tranquillo, in quanto avevo informato con pec la Regione dei costi aggiuntivi che avrei applicato».
«È stata avviata la procedura di revoca per l'Ambulatorio Analisi Cliniche - Luisa di via Padova a Roma e la conseguente esclusione dall'elenco dei laboratori che si sono impegnati ad applicare il prezzo massimo per l'esecuzione dei test rapidi antigenici secondo un accordo sottoscritto con le associazioni di categoria. Chi non rispetta la tariffa calmierata verrà escluso dall'elenco delle strutture autorizzate», sottolinea la Regione.
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Pubblicato da Salute Lazio su Martedì 27 ottobre 2020