Un bando per richiamare i medici in pensione da schierare in campo contro l’emergenza Covid. L’annuncio arriva dalla Regione Lazio: la ricerca sarà mirata e rivolta ad anestesisti, medici del contact tracing.
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GLI INFERMIERI
Nelle rete ospedaliera mancano però anche gli infermieri. Al personale sanitario sono stati già raddoppiati i turni di lavoro che arrivano anche a 12 ore di servizio. Una misura estrema in attesa delle nuove “chiamate” e delle assunzioni. «Non c’è stata nessuna organizzazione del personale sanitario in vista della seconda ondata che era stata più volte annunciata», denuncia Roberto Chierchia, segretario generale Cisl. Dall’ultimo concorso - del 2018 - ci sono 6 mila nominativi ancora da chiamare. Ma: «Alcuni, intanto hanno trovato altra sistemazione. Altri comunque non sono più disponibili». E precisa: «Al momento viene chiesto agli infermieri di raddoppiare il turno. L’unico sistema per coprire il servizio. Di fatto, hanno raddoppiato i posti letto e la rete d’emergenza, senza prevedere l’aumento del personale. Ma adesso siamo vicino al punto di non ritorno se non accelerano le pratiche e non aumentano le chiamate per i nuovi ingressi». Un allarme che potrebbe diventare emergenza. Anche per gli operatori che si sono contagiati: come al policlinico Umberto I dove in 13 sono risultati positivi e tutti in servizio al pronto soccorso.
Prosegue intanto il potenziamento della rete regionale nei drive in.
I DRIVE IN
L’ultimo, attivato ieri, a Ponte Mammolo nella Asl Roma 2. Mentre il drive in pediatrico del Sant’Andrea ha prolungato l’orario: dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18; domenica dalle 9 alle 13. Sarà invece operativa da martedì (27 ottobre) la piattaforma per accedere alla prenotazione on line: tutti i drive di Roma saranno accessibili solo su prenotazione e sarà possibile accreditarsi dal giorno precedente. Per la registrazione, occorre avere la ricetta dematerializzata e il codice fiscale. Ma la pressione nelle strutture allestite è altissima con le richieste che continuano a crescere. Al drive in al centro carni della Palmiro Togliatti, dove è già partita la sperimentazione con la prenotazione on line, ieri mattina fila dall’alba c’erano anche i “non prenotati”. Quando gli è stato comunicato che avrebbero dovuto dare la precedenza ai registrati, è scattata la protesta. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di zona per ripristinare la calma. Al San Camillo Forlanini invece, la fila di auto in attesa era così lunga che è stato necessario deviare le linee dei bus in transito sulla circonvallazione Gianicolense.