Covid Nettuno, muore un'anziana: scoppia focolaio in una Rsa

Domenica 15 Novembre 2020 di Antonella Mosca
Nettuno, muore un'anziana scoppia focolaio in una Rsa

Non c’erano stati casi di contagio di Covid-19, nella prima fase, in nessuna della Rsa di Nettuno.

Ma l’onda lunga della pandemia ha colpito: venerdì è deceduta un’ospite della casa di riposo Fondazione San Giuseppe onlus nella zona della Verdiana, alla periferia della città. E le indagini epidemiologiche della Asl Rm6 hanno dato esiti positivi per 24 dei 25 anziani e per 6 assistenti sanitarie. Un focolaio di 30 persone, subito posto in isolamento, che allarma i familiari degli assistiti e i dipendenti. Ma nessuno può entrare: la San Giuseppe è off limits e sotto controllo degli ispettori della Asl Rm6.

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«È con il lutto nel cuore - dice il sindaco, Alessandro Coppola - che, oltre allo sviluppo del focolaio nella Rsa, mi trovo a comunicare la scomparsa di una delle ospiti, una signora di 91 anni, fatto che addolora tutti noi. È la 15esima concittadina deceduta a causa di questo virus subdolo che ha stravolto le nostre vite». Ieri a Nettuno sono stati registrati 10 nuovi casi di Coronavirus, con il totale salito a 242 positivi, di cui 11 ospedalizzati. Nella stessa giornata sono state segnalate anche quindici guarigioni. L’ingresso della Fondazione San Giuseppe, in via dello Scopone, è sbarrato e si intravede il lungo viale che porta agli edifici circondati da un vasto parco. Un’oasi di tranquillità per gli anziani nelle campagne di Nettuno - voluta dallo storico parroco della Collegiata di San Giovanni, monsignor Vincenzo Cerri, che donò il terreno acquistato con la somma che i cittadini gli avevano consegnato per i 50 anni di sacerdozio - in cui il virus è riuscito ad insinuarsi. Su come si sia sviluppato il focolaio che ha infettato gli ospiti e chi li accudisce è in corso un’indagine del servizio anti Covid-19 della Asl Rm6. Un visitatore, un fornitore, un addetto al personale che - da asintomatico - ha continuato a frequentare la struttura? «So che alla Fondazione San Giuseppe - dice il sindaco - erano stati bloccati da tempo gli accessi dei familiari degli ospiti e c’era una grande attenzione alle procedure di sicurezza. Lì, come nella altre Rsa della città, dove finora non era stato registrato alcun caso di contagio. Adesso, invece, dobbiamo combattere contro un focolaio. Sono stato informato qualche ora prima del decesso della signora, perchè erano arrivati i risultati dei tamponi e ovviamente la Asl aveva attivato i protocolli di emergenza per la gestione della situazione». Il sindaco ha anche nominato un suo delegato unico per la gestione anti Covid-19 in città. È il “contendente” alla carica per il centrosinistra, Waldemaro Marchiafava, medico e docente universitario, che siede all’opposizione. «In un momento difficile come questo - dice Coppola - vanno tralasciati i livori della politica. I confronti tra me e il professor Marchiafava, qualunque sia l’argomento, sono sempre costruttivi e guidati dal reciproco senso di responsabilità». «Lavoreremo insieme - dicono entrambi - e senza intermediazioni fino alla fine di questa pandemia. Invitiamo la cittadinanza a prendere esempio e unirsi a noi nella lotta al virus». 

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