Covid, test per Medicina e chirurgia. Alla Sapienza 519 candidati in più rispetto al 2019,
obbligo mascherina e quasi 200 vigilantes

Giovedì 3 Settembre 2020 di Camilla Mozzetti
Covid, test per Medicina e chirurgia. Alla Sapienza 519 candidati in più rispetto al 2019, obbligo mascherina e quasi 200 vigilantes

Le prove sono iniziate alle 12 in tutta Italia: 100 minuti per 60 quesiti e un esercito che conta in tutto il Paese più di 66 mila candidati. Ma è alla Sapienza di Roma che - nell'anno del Covid-19 - si registra il boom di candidati. La pandemia poteva produrre due effetti sulle ambizioni dei neodiplomati che sognavano un futuro nella Medicina: farli desistere dalla scelta e optare per un'altra facoltà, complice la paura e il timore di trovarsi un giorno di fronte a malattie sconosciute e difficili da gestire, o rafforzare la posizione presa sui banchi di scuola. Nella Capitale ha vinto la seconda.
 



Un balzo in avanti rispetto allo scorso anno di 519 unità che si discosta molto anche dal trend nazionale: nel 2019 gli aspiranti studenti di Medicina sull'intero territorio furono 68.694 oggi scendono a 66.638, con una diminuzione di 2.056 pretendenti. In tutto il primo ateneo pubblico della Capitale, che ha anche aumentato i posti messi a concorso - si passa dai 985 dello scorso anno ai 1.030 del nuovo test -, ha totalizzato in vista delle prove 6.292 domande di partecipazione mentre nel 2019 i candidati furono 5.733. «Siamo qui per provare a realizzare un sogno», racconta più di un ragazzo all'ingresso.

Alla Sabina universitas i test di ammissione alla facoltà di Medicina

«L'aumento del numero degli iscritti al test di Medicina della Sapienza commenta il rettore Eugenio Gaudio - è la conferma che la formazione di qualità costituisce sempre una forte attrattiva per gli studenti maggiormente in questo periodo nel quale è emersa con chiarezza la necessità di creare competenze per rispondere alle esigenze concrete del Paese per fronteggiare la pandemia da Covid-19. Sapienza ha investito anche nell'offerta formativa del prossimo anno accademico con corsi di nuova istituzione all'avanguardia e di alto profilo innovativo come la laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia HT che propone un profilo professionale inedito a metà tra il medico e l'ingegnere». Insomma, più che una minaccia da cui fuggire la pandemia ha prodotto un risultato certo: aumentare, almeno su scala romana, gli aspiranti medici ma questo soltanto per il primo ateneo pubblico di Roma. 
Come negli anni passati le prove dureranno 100 minuti, i candidati dovranno rispondere a 60 quesiti scegliendo tra 5 opzioni su argomenti di cultura generale (12 domande), ragionamento logico (10), Biologia (18), Chimica (12) e Fisica e Matematica (8). Come negli anni passati ad anticipare i test le proteste di alcuni studenti capeggiati dal coordinamento "Link Sapienza" che hanno manifestato all'ingresso su piazzale Aldo Moro contro il numero chiuso.
 


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Buone anche le iscrizioni registrate dalla seconda università pubblica di Roma, Tor Vergata. I posti messi a bando dall'ateneo restano quelli dello scorso anno: 220 mentre i candidati sono 877 e di questi, 611 sono donne. Sia in quest'università che alla Sapienza, proprio per garantire il distanziamento sociale ed evitare i distanziamenti, sono state previste delle prove distanziate. La Sapienza, ad esempio, ha permesso di svolgere i test su più sedi: quelle di Roma, Rieti e Latina. Obbligatorio l'uso della mascherina per i candidati che potrà essere fornita anche dall'ateneo. Disposto un ferreo sistema di controllo con 188 vigilantes durante le prove. Analoghe disposizioni di sicurezza e sedi diversificate anche per i test di Tor Vergata. I candidati potranno sostenere le prove nelle sedi universitarie più vicine, come ad esempio, quella di Cassino.
 

Ultimo aggiornamento: 14:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA