I genitori di Camilla, assediati da un dolore immenso, dedicano anche un pensiero alla famiglia di Pietro, il ragazzo che guidava il Suv. «Non vogliamo vendetta, solo giustizia», spiegano. La madre di Gaia è disperata e lancia un appello perché non si trovano più il portafogli e le chiavi della sedicenne morta con l'amica di sempre a Corso Francia. Non si trova lo smartphone dove erano conservati frammenti della sua vita, le foto, i video, l'ultimo messaggio alla mamma.
Gaia e Camilla, il doppio dramma delle famiglie
Gaia e Camilla, il testimone chiave: «Quelle due ragazze nel buio all'improvviso: non poteva vederle»
DESTINI
Il padre di Gaia nel 2011 ebbe un incidente stradale con la moto e da allora è su una sedia a rotelle. «Da quel giorno ho trovato la forza per andare avanti perché volevo restare vicino a mia figlia. Ora lei non c'è più». Vicino al guardrail di corso Francia, sul lato destro andando verso il centro, decine di fiori e biglietti ricordano Camilla e Gaia, sedicenni di Collina Fleming, travolte e uccise nella notte tra sabato e domenica. La processione di compagni di scuola, amici, coetanei, è senza fine, ogni tanto vedi arrivare dei ragazzini, con dei fiori in mano, si fermano, lasciano bigliettini, pupazzi, la foto delle elementari, la foto della gita scolastica ad Avignone, un cuore rosso, un pupazzo di Babbo Natale. Sullo sfondo, sul cavalcavia, hanno messo uno striscione «Gaia e Camilla sempre con noi» e fa tenerezza: i ragazzi che l'hanno scritto si devono essere accorti di avere preso male le misure e «con noi» è stretto stretto, ma rende ancora più spontaneo e forte il loro desiderio di ricordare le amiche che non ci sono più.
DISPERAZIONE
Marino Romagnoli, papà di Camilla, circondato ad alcuni parenti, nel tardo pomeriggio, quando fa buio, percorre via Serra fino a casa e va lentamente, perché lì ci si conosce tutti e in molti si fermano a parlare con lui, a implorarlo di farsi forza. «Sono disperato, disperato - sussurra - devo pensare che un angelo è venuto e l'ha portata in cielo, altrimenti non ce la si fa ad andare avanti».