Coronavirus Roma, spiagge: riaperture dal 25 maggio. «E più spazio agli stabilimenti»

Sabato 9 Maggio 2020 di Francesco Pacifico e Mirko Polisano
Lavori in spiaggia negli stabilimenti di Ostia

Potrebbero riaprire già alla fine del mese le spiagge del Lazio. Si sta valutando un range di date tra il 25 maggio e il primo giugno. Mentre a Ostia, gli atleti degli sport acquatici (dal surf alla vela) chiedono alla sindaca Raggi di poter tornare in acqua ad allenarsi. Il governatore Nicola Zingaretti, intanto, ieri ha spiegato che «le riaperture delle attività saranno in linea con gli esiti del monitoraggio della curva epidemiologica con il governo. Valuteremo ogni settimana: ma bar, esercizi commerciali e stabilimenti balneari ripartiranno solo in totale sicurezza per evitare di richiudere».

Stabilimenti di Ostia chiusi e spiagge transennate, le immagini

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Ma gli uffici di via Cristoforo Colombo, sul fronte del mare, avrebbero concordato una strategia con le altre Regioni del Centro e del Sud Italia, che registrano un numero di contagi e un valore del parametro R0 - quello relativo alle cosiddette infezioni secondarie - molto contenuti. L’idea comune è di riaprire - tra il 25 maggio e il giugno - non soltanto le attività chiuse in questi giorni come gli stabilimenti balneari, ma anche di garantire la mobilità tra questi territorio, proprio per venire incontro alle esigenze degli attori del settore turistico. Intanto, e sempre alla Pisana, va avanti il lavoro del tavolo tecnico permanente sulle norme igienico-sanitarie per l’accesso al mare e la riapertura dei lidi pubblici e privati. Tra le norme già previste, il numero chiuso (meglio con prenotazione), segnaletica per indicare gli accessi e i comportamenti da seguire, distanziamento tra ombrelloni e tra clienti e operatori, igienizzazioni frequenti di lettini, sdraio e aree comuni come spogliatoi e ristoranti. Ieri l’assessore allo Sviluppo, Paolo Orneli, ha incontrato i sindaci dei comuni lacustri, dopo aver visto nei giorni scorsi i rappresentanti dei gestori e dei primi cittadini del litorale laziale. Orneli garantisce che «l’obiettivo della Regione è quello di non lasciare soli i sindaci dei Comuni nella gestione della ripresa delle attività economiche e della riapertura delle attività turistico-ricreative».

Ma le linee guida arriveranno soltanto dopo che il governo avrà presentato le norme nazionali e le parti interessate avranno prodotto delle loro proposte. Tra le ipotesi lanciate ieri al tavolo, anche quello di garantire agli stabilimenti privati la possibilità di allargare il perimetro delle loro concessioni - quindi più lettini e ombrelloni - anche in pezzi di spiagge pubbliche. La giunta Zingaretti sta studiando incentivi per i Comuni, che - con addetti ad hoc - dovranno contingentare nella Fase 2 i bagnanti sui lidi pubblici ed evitare assembramenti. E sempre in quest’ottica si stanno valutando le ipotesi di vietare l’accesso alle spiagge di notte e di rivedere le cosiddette valenze turistiche, sulle quali si calcolano anche i canoni per gli esercenti. 
 
A Ostia, poi, protestano le centinaia di atleti degli sport acquatici che causa l’ordinanza della sindaca Raggi con cui sono state chiuse le spiagge non possono allenarsi al pari di altri professionisti. Così alcuni di loro tra appassionati ed esperti di kitesurf, windsurf, bodyboard e vela sono tornati a chiedere, indossando le mute e con le tavole sottobraccio, la possibilità di entrare in acqua solo per allenarsi. Sono decine i surfisti di Ostia che si appellano alla sindaca Raggi per poter ritornare in acqua. 
 
Il surf, peraltro, è uno dei pochi sport a rischio zero, trattandosi di un’attività individuale la cui caratteristica principale è proprio la distanza interpersonale. «Vogliamo tornare a praticare il surf e le altre discipline acquatiche - dicono Davide Danti, tre volte campione italiano di bodyboard e Alessandro Clinco, già nazionale azzurro agli Europei di surf alle Azzorre - lungo le coste romane, nel pieno rispetto delle norme e delle disposizioni per la tutela della salute.

Cogliamo l’occasione per ricordare l’importanza degli sport acquatici sul litorale della Capitale che creano un indotto economico e turistico».

Ultimo aggiornamento: 14:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA