Coronavirus, la titolare di un supermercato: «Pochi clienti rispettano le regole, noi abbiamo paura»

Martedì 17 Marzo 2020 di Veronica Cursi
Coronavirus, la titolare di un supermercato: «Pochi clienti rispettano le regole, noi abbiamo paura»

«Sono Giorgia, la proprietaria di due supermercati dei Castelli Romani, in provincia di Roma.

Vorrei fosse ben chiaro che i miei primi pensieri in questi giorni vanno a tutti i medici e infermieri che affrontano questa grave emergenza, mettendo a repentaglio la propria vita. Abbraccio virtualmente anche tutti i negozianti che hanno abbassato le serrande e che sono rimasti a casa con le loro preoccupazioni. Ma ora arrivo a noi, a tutti noi: cassieri, lavoratori nei supermercati, alimentari, macellerie, fruttivendoli. Vorrei che capiste che questa situazione di gravissima emergenza ha travolto anche noi e la nostra organizzazione. Nonostante tutti siamo stati dotati in largo anticipo di guanti e mascherine, anche noi abbiamo paura. Ma, siamo qui, a fornirvi un servizio. E vi chiediamo di rispettare le regole che il Governo ha imposto». 

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Giorgia Sartini è una piccola imprenditrice che, come tanti altri, ogni giorno si mette al servizio delle persone lasciando aperto il suo supermercato con turni massacranti per i suoi lavoratori. Oggi ha deciso di scrivere una lettera aperta ai suoi clienti, perché «le persone ancora adesso non hanno capito la gravità della situazione e vanno a fare la spesa come se stessero andando a passeggiare».   «Non arrabbiatevi se vi chiediamo di rispettare le distanze di sicurezza, delimitate a terra con opportuna segnaletica - scrive - non arrabbiatevi se sollecitiamo ininterrottamente l'utilizzo dei guanti monouso in ortofrutta (tra l'altro obbligatori ancor prima di questa terribile emergenza); - non arrabbiatevi se limitiamo ulteriormente le entrate nei punti di vendita, perché lo facciamo anche per la vostra sicurezza e salute; - non arrabbiatevi se vi ricordiamo che venire a fare la spesa non equivale a fare una passeggiata, può entrare infatti solo una persona; - non arrabbiatevi se vi ricordiamo che alla veneranda età di ben 90 anni dovreste stare a casa e mandare qualcun altro a fare la spesa (o usufruire dei servizi gratuiti messi a disposizione dai Comuni per aiutarvi); - non arrabbiatevi se vi ricordiamo che entrare nei punti vendita tutti sudati dopo il vostro jogging o la pedalata in bicicletta mette a repentaglio la nostra e la vostra salute. Vi prego, sensibilizziamoci e vedrete che #andràtuttobene PS: vedere i tuoi collaboratori piangere per la paura, non poterli abbracciare e asciugarsi le lacrime prima di attaccare il proprio turno, credetemi, non ha prezzo».

Ultimo aggiornamento: 12:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA