Coronavirus Roma, 59 suore positive dalla Casilina a Grottaferrata: una è stata ricoverata. Isolati due conventi

Venerdì 20 Marzo 2020
Suore a Roma ai tempi del Coronavirus (foto FRANCESCO TOIATI)

Il Coronavirus ha colpito 59 suore a Roma e provincia. Quaranta religiose sono risultate positive nell'Istituto Figlie di San Camillo di via Anagnina a Grottaferrata che è stato isolato. Una delle suore è stata addirittura ricoverata. «Stiamo bene» ha detto una delle suore di Grottaferrata.
 

 


«Già da ieri casi sospetti, oggi confermati. È stato avvisato il prefetto di Roma e attivata indagine epidemiologica della Asl Roma 6. L'istituto è stato isolato» ha fatto sapere l'assessorato alla Sanità della Regione Lazio. 

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Suore colpite dal Coronavirus anche nella Asl Roma 2 dove  è stato isolato Istituto della Congregazione delle suore angeliche di San Paolo in via Casilina. Su 21 suore che compongono la comunità, 19 sono positive. Anche in questo caso è stato avvisato il Prefetto di Roma e attivata indagine epidemiologica della Asl Roma 2.

DA GROTTA FERRATA - «Ci stiamo chiedendo anche noi che cosa fare, anche noi stiamo cercando di capire la situazione, stiamo ricevendo molte telefonate e la superiora è molto occupata a gestire l'emergenza e non può parlare. Ma stiamo bene, speriamo di dare comunicazioni quando la situazione sarà più chiara». Risponde così una delle suore camilliane dell'Istituto delle Figlie di San Camillo di via Anagnina a Grottaferrata. Le suore camilliane lavorano con i malati ma nella struttura di Grottaferrata risiedono solo loro.

IL SINDACO DI GROTTAFERRATA «Le suore risultate positive al tampone sono rimaste tutto il tempo nel convento.
Nessuna zona rossa per la nostra città»  ha fatto sapere il sindaco di Grottaferrata Luciano Andreotti che ha invitato la cittadinanza alla calma. «Il cluster è contenuto interamente e unicamente all'interno dell'istituto religioso - ha detto Andreotti -. Sono inappropriati i paralleli tra Grottaferrata e Fondi, comune divenuto zona rossa, come pure le voci che riferivano di suore operanti presso altre strutture cittadine. Fortunatamente, rispettando le direttive governative, le suore sono rimaste all' interno del convento, quindi la possibilità che abbiano sparso il contagio è molto bassa. Restiamo in costante contatto con la Asl e in attesa di aggiornamenti che continueremo a diffondere con tempestività. L'invito che ribadisco a tutti i cittadini - ha sottolineato Andreotti - è quello a restare a casa e uscire solo, davvero solo per necessità indifferibili».


I CONTROLLI - «Il Comune, non appena informato, - ha spiegato il sindaco - si è attivato attraverso la Polizia Locale e, in collaborazione con la Questura di Frascati e il comando dei Carabinieri di Grottaferrata, sta attuando tutte le misure di prevenzione e controllo: blocco delle entrate e uscite dall'istituto, salvo personale sanitario». Inoltre la Asl sta rintracciando eventuali contatti dal giorno del primo caso, tenendo conto che - a quanto comunicato dalla direzione dell'istituto - sono oltre quindici giorni che le religiose hanno interrotto i contatti con le persone di Grottaferrata alle quali prestavano assistenza, i cui nominativi sono stati comunque indicati alla Asl per l'avvio di quarantene cautelative domiciliari. Il sacerdote che quotidianamente celebra la S. Messa all'interno dell'istituto risiede a sua volta nel convento.

GLI AIUTI - Il sindaco ha offerto alla madre superiora dell'Istituto la possibilità, da parte dei volontari, di fornire a domicilio farmaci e alimenti. La madre superiora ha fatto sapere che l'istituto è già rifornito abitualmente da trasportatori.  
Andreotti ha spiegato di aver ricevuto in mattinata notizia dal Prefetto di Roma dei tamponi effettuati su 40 suore delle Figlie di San Camillo residenti nella struttura di via Anagnina, all'interno del territorio comunale e del fatto che le religiose sono risultate positive al Covid-19. I controlli sono stati effettuati da inizio settimana dai medici del S. Camillo. Una di loro è stata ricoverata in un ospedale romano, le altre 39 sono state poste in isolamento domiciliare sotto sorveglianza medica della Asl. 

DA VIA CASILINA - L'istituto della congregazione delle suore angeliche di San Paolo sulla via Casilina  ospita una scuola materna, elementare, media e anche una classe di liceo. I casi di positività si sarebbero registrati quando le lezioni erano già sospese.

APPELLO PER LA PREGHIERA - Anche oggi l'Uisg, l'Unione internazionale delle Superiore generali, rilancia l'appello per il 22 marzo alla «Giornata di Solidarietà e di Preghiera» con questo messaggio: «È questo il momento in cui ognuna di noi è chiamata a rispondere alla crisi mondiale del Coronavirus in solidarietà con gli altri, specialmente con le persone più vulnerabili e più a rischio. E' il momento di seguire le direttive fornite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dai nostri rispettivi governi».

ATTIVITA' INTERROTTE - Le suore di San Filippo Neri in zona Battistini riferiscono all'Ansa la prassi che stanno adottando da quando sono entrate in vigore le norme del Coronavirus: il sacerdote non si reca più al mattino alla messa che prima si svolgeva anche alla presenza di fedeli visitatori; ha consacrato tempo fa delle ostie, le religiose seguono la messa del Papa la mattina alle 7 tramite Tv2000 e prendono la comunione. Le attività pomeridiane di assistenza agli studenti per i compiti che erano 25 proseguono telefonicamente. Interrotte invece tutte le attività ricreative con i bambini e i volontari del servizio civile in sede. La comunità è di 12 suore.


 


 

Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 19:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA