Coronavirus Roma, «Anziani dimenticati e ritrovati morti». Altre Rsa nel mirino `

Giovedì 30 Aprile 2020 di Michela Allegri e Alessia Marani
«Anziani dimenticati e ritrovati morti». Altre Rsa nel mirino

L'inchiesta della Procura di Roma sulle case di riposo si allarga. Dopo avere disposto accertamenti sulla Papa Giovanni XXIII di via Galeffi all'Ardeatino, la pm Nunzia D'Elia ha acceso un faro anche sulla vicina struttura La Quiete, sempre allo stesso indirizzo, dall'altra parte della strada, e sempre gestita dalla Fondazione sorelle della carità. Nel mirino alcuni decessi sospetti tra gli ospiti e irregolarità nella gestione degli stessi durante l'emergenza Covid-19. Non sarebbero stati tutelati adeguatamente. Alla Giovanni XXIII, alla fine di marzo, infatti, era scoppiato il primo focolaio romano di coronavirus all'interno di una comunità chiusa. Numerosi i positivi tra ospiti e operatori.

I SOSPETTI
Dopo la morte di una anziana, la direzione aveva cominciato a svuotare la palazzina. Nella confusione, addirittura, un uomo di 82 anni era risultato irrintracciabile. Doveva essere trasferito, invece, nel via vai delle ambulanze, nessuno si sarebbe accorto che era rimasto in una stanza e solo la mattina dopo era stato rinvenuto ormai senza vita. La figlia, il 25 marzo, dopo avere cercato inutilmente il padre per tutta la notte negli ospedali di Roma, ricevuta la nuova telefonata dalla casa di cura che ne annunciava la morte, andò dritta a denunciare l'accaduto agli agenti del commissariato Colombo. La direzione aveva avvertito i familiari di un trasferimento, mai avvenuto, salvo poi comunicare il decesso. «Vista la gravità della situazione e l'insufficienza dell'azione messa in campo dalla proprietà della casa di riposo», come spiegava in una comunicazione ufficiale l'assessorato regionale alla Sanità, il 24 marzo, la Asl Roma 2 era subentrata nella gestione sanitaria della struttura. A un mese di distanza si attende ancora l'autopsia dell'82enne per delineare meglio il quadro delle indagini. Nel frattempo l'inchiesta della Procura si è estesa.

I TRASFERIMENTI
Nel mirino proprio i trasferimenti da e per gli ospedali degli anziani, anche all'interno della vicina La Quiete. Anche in questo caso gli inquirenti vogliono capire se sono state rispettate tutte le linee guida date dalle ordinanze e circolari della Regione riguardanti l'ingresso di nuovi ospiti, di visitatori esterni, la separazione dei positivi o sospetti tali con chi invece era sano. Inoltre, l'inchiesta mira ad accertare se c'è stata violazione dell'articolo 193 del testo unico delle leggi sanitarie, per cui il centro abilitato come casa di riposo avrebbe ospitato degenti non autosufficienti che necessitavano invece di assistenza sanitaria, fattispecie vietata.

I FASCICOLI
Passano i giorni e le denunce dei familiari di ospiti e degenti di case di riposo e Rsa romane che non ce l'hanno fatta a superare la malattia, fioccano. Piazzale Clodio indaga su morti sospette e decine di contagi esplosi anche all'interno di Villa Fulvia, clinica sull'Appia. I carabinieri del Nas hanno già depositato le prime informative. È al lavoro anche la Procura di Velletri. Sul tavolo del pm Giuseppe Travaglini il dossier dei Nas sulla rsa San Raffaele, al vaglio le responsabilità della direzione. Al momento si indaga per omicidio colposo ma non è escluso che l'ipotesi di reato si trasformi in epidemia colposa.
 

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