Coronavirus Roma, il comandante della polizia locale Di Maggio: «Serrande chiuse per chi sbaglia, posti di blocco anti-scampagnate»

Domenica 12 Aprile 2020 di Lorenzo De Cicco
Coronavirus Roma, il comandante della polizia locale Di Maggio: «Serrande chiuse per chi sbaglia, posti di blocco anti-scampagnate»

«Per Pasqua e Pasquetta mettiamo in strada quasi 2.300 agenti; solo ieri abbiamo fermato 11mila auto e staccato un centinaio di multe: chi andava verso la casa al mare, chi tentava la gita ai Castelli. Da martedì, quando riapriranno le librerie e altri negozi, ognuno dei 15 gruppi territoriali della Municipale avrà 10 autopattuglie solo per controllare le attività commerciali. E per chi sgarra, serranda abbassata». Antonio Di Maggio, comandante generale della Polizia locale di Roma, parla da un posto di blocco sulla Tuscolana. Mascherina annodata sotto agli occhiali e telefonino tra i guanti usa-e-getta, per parlare con i suoi a ciclo continuo. Ogni tanto si ferma e risponde.
Comandante, quanti romani avete stangato mentre tentavano il blitz verso le villette al mare o in campagna? Dalla Pontina arrivano immagini di code chilometriche.
«Le code ci sono perché abbiamo bloccato tutto da ore: passa solo chi è stato controllato. Per adesso abbiamo fermato 11mila macchine, con un centinaio di multe. Gente che stava andando al mare verso Ostia, altri che provavano a raggiungere la Pontina, altri ancora hanno tentato di andare ai Castelli. Ma le direttive sono chiare: niente scampagnate».
Tra oggi e domani, quanti agenti saranno in strada per i controlli?
«Quasi 2.300 colleghi, dalla mattina alla sera. Ma non è che cominciamo oggi: da un mese siamo impegnati per far rispettare i decreti del coronavirus, multando chi infrange i divieti. In più ci sono i colleghi che distribuiscono i buoni spesa alle famiglie in crisi: in 700 hanno accettato di far parte di questa speciale task force, tutti volontari».
A proposito dei buoni spesa. Ieri la sindaca Raggi ha parlato di furbetti, gente che ha presentato richieste doppie, in municipi diversi, e che non ne ha diritto. Al dipartimento Sociale raccontano di 300 richieste irregolari, è così?
«Si, è esatto. Ma non li chiamerei furbi, sono ladri. E saranno denunciati, perché con queste truffe sottraggono risorse alle persone che ne hanno davvero bisogno. I controlli sui moduli saranno rigorosi. Nel dubbio, non consegniamo i ticket. Anzi, invitiamo le persone a segnalare comportamenti sospetti».
Torniamo ai controlli. Anche oggi dobbiamo aspettarci le consolari con i posti di blocco a ripetizione?
«Abbiamo deciso di cinturare tutta Roma, ci concentreremo sulle grandi strade: la Laurentina, la Portuense, la Colombo, la Tuscolana, l'Appia, a ridosso del Raccordo sull'Aurelia. E poi pattuglieremo le fermate dei bus, i parchi, la pineta di Castel Fusano, le spiagge di Ostia. Le piste ciclabili».
Altolà ai ciclisti?
«Certo, con tanto di multa, non si può fare trekking. Le attività sportive sono consentite solo sotto casa. Abbiamo fermato anche qualche coppia nei parchi, in intimità, diciamo».
Martedì riaprono librerie, cartolerie, falegnami e negozi per bambini. Come interverrà la Polizia locale?
«Controlli a tappeto. Ognuno dei 15 gruppi avrà 10 autopattuglie solo per questo. Abbiamo già gli elenchi delle librerie e degli altri esercizi che apriranno. Le macchine gireranno per i quartieri e quando vedranno una serranda alzata controlleranno se il codice di vendita è quello previsto dal decreto, se si rispettano la fila e la distanza di un metro».
E i negozi misti, per esempio i bar-cartolerie? Possono aprire?
«Sì, ma abbiamo imposto il nastro della Polizia locale sulla parte non consentita. Devono vendere solo quanto previsto dai decreti. Per esempio, se c'è anche l'attività di somministrazione, facciamo chiudere tutto».
 

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