Coronavirus, battiamo il virus: sprint per Gemelli e Spallanzani

Mercoledì 8 Aprile 2020 di Simone Canettieri
Coronavirus, battiamo il virus: sprint per Gemelli e Spallanzani

«I mezzi di protezione sono difficili da trovare, ma sono importanti. Anzi, fondamentali. Così come i macchinari per la respirazione e i posti letto di terapia intensiva. In questa fase la solidarietà è un'arma in più. Ecco perché mi sento di ringraziare tutti coloro che ci stanno vicini, a partire dai vostri lettori». Michele Impagnatiello è un esperto impegnato nei reparti Covid attivi al Gemelli. «Prima di questa emergenza mi occupo di medicina interna, gastroenterologia. Poi - racconta - mi sono messo a disposizione per fare la mia parte contro il virus. Devo dire che il Gemelli, grazie anche al professore Antonio Gasbarrini, non si è fatto trovare impreparato, e ora eccoci qui in trincea. Basti pensare che solo a marzo, in un mese, abbiamo trattato 800 malati in percorso febbre».

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Proprio a rafforzare i presídi del Gemelli e dello Spallanzani è rivolta la campagna di donazioni del Messaggero.
L'obiettivo è semplice, concreto e ambizioso: acquistare subito nuovi respiratori e aumentare i posti letto in terapia intensiva per questi due centri d'eccellenza della sanità romana. Una gara di solidarietà, senza sosta, per essere sicuri che nella Capitale non si arrivi mai a scenari drammatici, come quelli in cui si è costretti scegliere chi salvare. «Purtroppo questo virus è imprevedibile. Non solo perché siamo davanti a una malattia nuova con segni radiologici e clinici diversi dalle solite patologie. Questa malattia - riflette Impagnatiello - è disumana perché obbliga i malati all'isolamento: non solo dai parenti, ma anche dai noi medici. Nessuno di loro ci ha mai visti in volto perché le misure di prevenzione sono ferree e quindi siamo costretti a proteggerci integralmente». Storie di strutture in trincea di una battaglia che non è stata ancora vinta. Questo giornale, grazie alla generosità dei lettori, ha già raccolto e donato ai due ospedali 200 mila euro che permetteranno di comprare i primi 12 ventilatori polmonari. Complessivamente, insieme con gli altri quotidiani della Caltagirone Editore, è stato raggiunto un primo traguardo raccogliendo e versando un milione di euro. Ma la campagna del Messaggero va avanti. «Ormai è un mese che siamo così in prima linea e, nonostante siano passati molti giorni, ancora non riusciamo ad abituarci del tutto alla forza d'urto della malattia. Un motivo - conclude - in più per tenere duro e andare avanti. Tutti insieme. Noi che lavoriamo, i malati, chi sta a casa e decidere di aiutarci».

Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 09:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA