Quindici bigliettini dati alla famiglia per “contare” e scegliere i quindici ammessi al funerale, tra parenti e amici, e altrettanti sui banchi della chiesa per indicare dove sedersi. Poi ovviamente mascherine, posti a distanza di almeno un metro e mezzo e a metà Messa niente scambio della pace.
Si è svolto così uno dei primi funerali celebrati di nuovo a Roma: nella chiesa di San Martino ai Monti, a due passi dal Colosseo, in pochi hanno dato addio a Mario, morto il primo maggio a 85 anni. Il coronavirus non c'entra. Era ricoverato in una clinica da tempo.
«Per noi il funerale è stato un sollievo - racconta la moglie - anche se ci è dispiaciuto doverlo fare con pochi ristretti. Ma se penso a chi è morto settimane fa..». In chiesa tutti con la mascherina, non più di due seduti per banco. Fuori, alcune persone in attesa, ma niente assembramenti a fine funerale.
La chiesa è stata pulita prima e dopo la cerimonia come racconta il parroco, padre Lucio. È sua l'idea dei bigliettini. Abolito lo scambio della pace, l'ostia è stata distribuita avvicinandosi direttamente ai fedeli come prevedono le nuove regole. Assente la musica e soprattutto gli abbracci per le condoglianze. Solo qualcuno si è stretto comunque ai parenti, velocemente.
Leggi anche Roma, graffiti trovati nei sotterranei della chiesa di San Martino ai Monti
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".