Coronavirus Fase 2, pochi posti sui bus: 50mila passeggeri rischiano di restare a piedi

Martedì 28 Aprile 2020 di Francesco Pacifico
Obbligo di mascherina sui bus nella fase 2

Dal 4 maggio, all'avvio della Fase 2, circa 50mila persone potrebbero restare a piedi. A non riuscire a salire su autobus e tram di Atac. Stando alle stime effettuate dalla varie cabine di regia tecnico scientifico nazionali e locali, a Roma alla fine del lockdown gireranno quasi 1.300.000 persone. Di queste, quasi 290mila userà i mezzi pubblici. Poco meno di un terzo rispetto a quanti solitamente si muovevano in città usando i bus prima dell'avvio dell'emergenza coronavirus.

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Ma sulla flotta di Atac - per la lunghezza dei bus e il numero di posti a sedere - rischiano di poter salire non più di 240mila passeggeri a bordo. Con il risultato che 50mila viaggiatori potrebbero non poter usufruire del servizio.

Il Dpcm del governo sulla parte trasporti è molto vago e non aiuta a fare calcoli più precisi. Sul numero dei posti disponibili dà l'ultima parola alle stesse aziende di trasporto, che in più occasioni hanno chiarito che far viaggiare con 20-25 persone potrebbe essere insostenibile dal punto di vista economico.

Le regole che arrivano dal livello centrale, oltre a imporre l'uso delle mascherine, prevedono soltanto che ci deve essere il distanziamento di un metro tra un passeggero e l'altro, che è vietato stare in piedi sui mezzi e che ci si può sedere dove è consentito. I bus della flotta di Atac, che tra mezzi vecchi e nuovi sfiora le 1.400 unità, ha in media una lunghezza di 10 metri e circa 40 posti a sedere.

Applicando il metro di distanza e partendo da quanto ha comunicato la Regione sul numero delle vetture in circolazione (l'85 per cento del totale) rimarrebbero disponibili a bordo 20 sedili a disposizione dei passeggeri. Ma il condizionale è d'obbligo.

La municipale di via Prenestina, come altre aziende del settore, preme per ridurre il metro di distanza visto che i passeggeri indossano la mascherina, riducendo i rischi di contagio. In questo modo modo i posti totali a disposizione sugli autobus potrebbero anche diventare in media 25.

Altra soluzione che si sta studiando è quella di affiancare alle vetture di Atac quelle di altre compagnie pubbliche (come Cotral) e private, compresi i bus turistici, che sono fermi per la mancanza di visitatori.

Altrimenti 50mila romani, dal 4 maggio, rischieranno inesorabilmente di restare a piedi.

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