L'emergenza Covid-19 ha portato all'esaurimento dello spazio cimiteriale dedicato alle sepolture islamiche a Roma. Il cimitero di Prima Porta è al limite. L'allarme arriva dalla Grande Moschea di Roma che racconta della richiesta, senza precedenti, di sepolture che stanno arrivando in questi giorni nella segreteria del Centro islamico.
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Il segretario Abdellah Reoudane dice che solo «nella giornata di ieri abbiamo ricevuto 3 richieste di sepoltura mentre oggi le richieste sono state 11 e nei giorni precedenti ne abbiamo avute altre; un numero di richieste inusuale che sta portando lo spazio del cimitero islamico di Roma all'esaurimento e che ci pone davanti ad un problema per il futuro».
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A causare il problema da un lato la crisi provocata dalla pandemia dall'altro la chiusura delle frontiere di molti paesi islamici, nei quali molte salme avrebbero dovuto essere rimpatriate, secondo le ultime volontà dei defunti. La chiusura delle frontiere ha imposto, invece, la sepoltura in Italia.
«Credo che a questo punto si debba pensare anche al dopo coronavirus e trovare altre aree cimiteriali per i musulmani perché il trend delle richieste di sepoltura è in crescita e lo spazio a disposizione sta per esaurirsi » spieta il direttore della Grande moschea.
Roma ha messo a disposizione del Centro islamico sin dal 1974 un area cimiteriale destinata ai defunti musulmani.
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