«Ho visto una mano che impugnava un telefonino che si infilava sotto alla cabina e ho cominciato ad urlare». Lo racconta la ragazzina protagonista suo malgrado di un episodio di pedofilia a San Felice Circeo dove un uomo di 50 anni è stato scoperto a scattarle foto mentre si stava facendo la doccia. E' accaduto in un campeggio a San Felice Circeo.
La ragazzina, 13 anni, ha urlato ed è scoppiato un putiferio. Il commerciante cinquantenne si è ritrovato accerchiato dai familiari della giovanissima e da altri villeggianti: se l'è vista brutta. «Ho temuto che mi ammazzassero» ha confessato alla fine ai carabinieri che lo hanno prelevato di peso, infilato nell'auto di pattuglia e portato in caserma.
Ora è nei guai.
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L'uomo, residente a Frosinone, è stato denunciato per interferenze illecite nella vita privata e per violenza sessuale, reati che prevedono una pena che va dai sei mesi ai quattro anni di carcere.
I militari della stazione di San Felice dopo averlo portato al sicuro lo hanno interrogato. L'uomo ha negato tutto, sostenendo che la ragazzina si era confusa con qualcun altro e che lui non aveva scattato nessuna foto. I genitori della bambina però a quel punto lo hanno denunciato e i militari dell'Arma hanno provveduto a sequestrare il telefonino. I tecnici informatici sono già al lavoro e non appena saranno pronti i risultati consegneranno la perizia sul tavolo del magistrato. L'uomo, difeso dall'avvocato Antonio Ceccani, si trovava anche lui in vacanza nel camping. Adesso rischia grosso. Se dalo smartphone verranno fuori video o immagini della ragazzina nuda sotto la doccia per il commerciante ciociaro la posizione si aggraverà ulteriormente: la Procura potrebbe contestargli di pedopornografia.