Bimbi scomparsi, la denuncia di un papà: «Mio figlio Lucas svanito nel nulla da 4 anni per mano dei nonni: aiutatemi a ritrovarlo»

Giovedì 23 Luglio 2020 di Michele Galvani
Bimbi scomparsi, la denuncia di un papà: «Mio figlio Lucas svanito nel nulla da 4 anni per mano dei nonni: aiutatemi a ritrovarlo»

«Mio figlio è sparito da 4 anni.

Lo hanno preso i nonni materni e non so più dove sia. Ho bisogno di ritrovarlo, questa è una denuncia pubblica». Danilo Mei, 49 anni, romano, è davvero un «papà disperato». Sta letteralmente «impazzendo» per una serie di «negligenze ed errori giudiziari» e ora dopo essersi rivolto a polizia internazionale, ministero degli Esteri, polizia italiana e svariati avvocati, ha deciso di rendere pubblica la sua (triste) storia.
Il piccolo Lucas Indigo Mei, nato a Tenerife nel settembre 2013, è svanito nel nulla. Dopo la morte della compagna (
«un infarto se l'è portata via quando il bambino aveva un anno e mezzo»), Danilo decise di andare in Polonia. E lì successe qualcosa di incredibile: «Ho lasciato Lucas ai nonni materni due settimane, dovevo cercare un nuovo lavoro. Ma quando andai a riprenderlo, non c'era più nessuno. La nonna, Inna Caruk, e lo zio materno, David Kiss, me lo hanno portato via. Il nonno materno nel frattempo è morto, di lui avevo un numero. Ho girato tra Budapest ed Eindhoven, gli ultimi indirizzi utili, ma nulla».

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Sembra un film, invece è tutto maledettamente vero. Danilo adesso è tornato a Roma, ma continua la sua battaglia:
«Mi sono rivolto al mondo intero, da Striscia alle Iene, fino a "Chi l'ha visto", per non parlare di avvocati che promettono ma poi scopro che non esiste neanche una denuncia al Tribunale. Però i soldi li vogliono, eccome. Qualcuno della polizia mi ha detto che è solo una disputa familiare. Ma come? Se io porto via un minore senza permesso, finisco in carcere. Nessuno sta cercando Lucas, nessuno. Se ti rubano una macchina, la cercano in tutta Europa. Mio figlio no». «Io - sottolinea Danilo - non sono un delinquente, sono un papà normale. Sono solare ma ora sono in una fase durissima, la situazione è tragica. Ho bisogno di lui, sono certo che lo riconoscerei subito anche adesso. Domando: il ministero degli Esteri a cosa serve? E' un bambino italiano, anche se ha doppio cognome. Qualcuno mi dovrà pur aiutare».

Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 09:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA