Biglie al posto dei gioielli: una truffa da 1,3 milioni di euro

La banda ha fatto venire da Monte Carlo l’esperta di preziosi per derubarla in un hotel

Martedì 27 Settembre 2022 di Michela Allegri
Biglie al posto dei gioielli: una truffa da 1,3 milioni di euro

Sembra la trama di un film: una banda di ladri organizza una messinscena degna di un Oscar e riesce a raggirare una ricchissima gioielliera di Monte Carlo, sfilandole sotto il naso una collezione di preziosi che vale più di un milione di euro. La donna si è accorta del raggiro solo a distanza di qualche ora, quando ha aperto la cassaforte nella stanza dell'hotel a cinque stelle dove alloggiava e, al posto di collier, bracciali e orecchini, ha trovato una collezione di biglie di vetro.

Quando ha dato l'allarme era troppo tardi: il gruppo era già fuggito, portando con sé la refurtiva. È successo lo scorso 10 agosto.

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Due settimane fa, la svolta: una delle componenti della banda, Victoria Elisabeth Kiss, classe 1992, di origini francesi, è stata fermata dagli inquirenti. Parcheggiata sotto casa sua è stata trovata la macchina utilizzata per mettere a segno il colpo. I suoi tre complici, invece, restano ancora senza nome. Di loro si conoscono solo gli alias utilizzati durante la messinscena: Simon, Patel e Sasha. Insieme alla Kiss, per i pm, si sono spacciati per commercianti di preziosi e hanno detto di essere interessati ad acquistare la collezione di gioielli della vittima. Ovviamente, si trattava di un raggiro. L'accusa nei confronti dell'indagata è furto aggravato. Ecco la ricostruzione fatta dagli investigatori. In estate una gioielliera di Monte Carlo sta cercando nuovi acquirenti per le sue collezioni. Alcuni colleghi le parlano di un gruppo di commercianti di preziosi con cui sono in contatto e che si presentano come professionisti seri e affidabili. Vengono organizzati meeting e riunioni per discutere dell'affare. Il primo incontro avviene a Monte Carlo. Ne seguono altri due, prima a Sanremo e poi a Milano. Quello decisivo, nel quale perfezionare i termini dell'accordo, viene fissato a Roma. È il 10 agosto scorso e i commercianti raggiungono la donna nel suo albergo extra-lusso nel cuore della Capitale. Portano una valigetta piena di banconote, o almeno così sembra: la aprono di fronte a lei e le dicono che dentro ci sono 1.340.000 euro. Mancano seimila euro per completare l'acquisto: la collezione, infatti, viene venduta al prezzo di 1.346.000 euro. Decidono quindi di rivedersi nei giorni successivi per il pagamento, ma nel frattempo i commercianti chiedono di poter vedere la merce un'altra volta dal vivo.

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L'INGANNO
La gioielliera accetta e una delle componenti della banda - secondo gli inquirenti si tratta proprio della Kiss - sale nella camera insieme a lei. La vittima apre la cassaforte e all'interno ci sono diversi sacchetti contenenti i preziosi. L'indagata chiede di poterli guardare da vicino, «per controllarne la genuinità», annotano negli atti i magistrati. Invece, approfittando di un momento di distrazione della vittima, riesce a scambiare i sacchetti con dei contenitori identici contenenti delle biglie. Poi, raggiunge i complici e, insieme, salutano la gioielliera, accordandosi per rivedersi entro un paio di giorni. Il gruppo se ne va portando con sé sia la valigetta, sia i preziosi. Dopo qualche ora, la vittima riapre la cassaforte e si accorge di essere stata imbrogliata. Dà subito l'allarme, ma i ladri sono già riusciti ad allontanarsi. Grazie alle telecamere di sorveglianza dell'hotel, però, gli inquirenti riescono a recuperare la targa dell'auto utilizzata per il colpo. È proprio il veicolo a mettere nei guai la donna arrestata un paio di settimane fa: la stessa macchina viene trovata sotto casa sua. Oggi la presunta ladra, assistita dall'avvocato Nicola Caricaterra, si sottoporrà al Tribunale del Riesame. È accusata di avere commesso un furto milionario «in concorso con persone ignote», agendo «con destrezza».

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