Un altro assalto. Un altro colpo messo a segno dalla “banda della spaccata”. Questa volta è stata presa di mira la gioielleria di via della Cappelletta alla Giustiniana nel quadrante nord della Capitale.
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LA FUGA
L’assalto alla gioielleria è scattato alle 4 del mattino: la banda, composta almeno da quattro persone, era a bordo di un suv Suzuki. Per tre volte hanno “caricato” la macchina di grossa cilindrata contro la serranda della gioielleria. L’ingresso ha però tenuto al violento urto tanto che due ladri, con il volto coperto da un passa montagna, sono stati costretti a forzare l’ingresso a mano. Una volta entrati si sono aggirati nel locale. Hanno avuto però giusto il tempo di rubare alcuni preziosi da una vetrinetta perché in pochi secondi il nebbiogeno ha invaso l’intero locale. A quel punto alla banda della spaccata non è rimasto altro che uscire dal negozio e scappare via. Non prima di minacciare con una pistola un residente, allarmato da quel boato che affacciato al balcone di casa gridava aiuto e sollecitava i banditi ad andare via.
LE INDAGINI
Quando la volante della polizia è arrivata sul posto, la macchina era già sparita. La caccia alla banda è partita: gli investigatori hanno già selezionato le immagini di video sorveglianza. I banditi sono stati ripresi sia all’interno del negozio che all’esterno. Saranno determinanti soprattutto i fotogrammi dell’occhio elettronico esterno che hanno ripreso l’intera sequenza del suv che tenta ripetutamente di sfondare la porta. Ci sono poi i racconti dei residenti diventati testimoni del colpo. «Il boato è stato terribile e mi sono subito svegliato. Poi ho sentito delle grida di uno dei miei vicini e alla fine sono arrivate le sirene della polizia. Solo dopo ho saputo che uno di quei balordi ha minacciato quel signore» ha riferito uno dei residenti di via della Cappelletta. Le indagini dunque proseguono con gli investigatori impegnati a incrociare dati e denunce delle ultime rapine in zona. La caccia al suv Suzuki è dunque aperta: «Se troviamo la macchina - spiegano i poliziotti - troviamo anche la banda».