Neppure la solita call interna per trovare spazzini pronti a guidare compattatori e squaletti ha dato i risultati sperati. Hanno risposto soltanto in 21, poco allettati da un incremento salariale fino al 30 per cento. È allarme autisti dei camion in Ama per l’’estate in corso: già normalmente, su 800 addetti in organico con questo ruolo, ne mancano un centinaio. Numero che tra luglio e agosto - con le ferie e il consumo dei permessi - sale solitamente a 250. Ed è facile immaginare gli effetti: nuovi ritardi nella raccolta, soprattutto nelle zone Nord ed Est, con i cassonetti traboccanti e i sacchetti per strada. Il tutto mentre il Comune traccheggia sul piano assunzionale presentato nei mesi scorsi dall’amministratore unico Stefano Zaghis - il via libera doveva arrivare nella giunta di venerdì scorso - per reclutare 375 spazzini in più. La situazione spaventa non poco via Calderon de La Barca, dove il tasso di assenteismo - comprendendo ferie, malattie, recuperi e permessi - è in media tra il 25 e il 30 per cento e dove i camion grandi e piccoli per la raccolta funzionanti sono 6 su dieci.
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Tenendo conto che anche i nuovi Csl, quelli appena arrivati, stanno presentando non pochi problemi perché i loro bracci fanno fatica a movimentare i cassonetti più piccoli di quelli 240 litri.
POCHE SOLUZIONI
Di conseguenza bisognerà fare di necessità virtù. In primo luogo accelerando sugli straordinari. La prima linea di Ama da tempo - come con le armate nel risiko - prova a spostare le squadre dai quadranti dove si producono meno rifiuti a quelli più in sofferenza. Senza contare che, dietro le quinte, si sta provando a trovare una soluzione anche per la gestione delle Und, la raccolta porta a porta davanti a bar, negozi e ristoranti. Ama, dopo aver “internalizzato” il servizio in quattro Municipi, starebbe valutando di chiedere aiuto in queste zone ad altre aziende esterne. Comunque sia, palliativi rispetto al via libera al piano assunzionale.