Roma, violenze sulla figliastra da quando aveva 6 anni: pedofilo a processo

La mamma della ragazzina ha lasciato il compagno e si è costituita parte civile

Giovedì 12 Gennaio 2023 di Erika Chilelli
Roma, violenze sulla figliastra da quando aveva 6 anni: pedofilo a processo

Avrebbe dovuto volerle bene quasi come un padre, ma per quella bambina, che quando è iniziato l’orrore aveva solo 6 anni, la convivenza con il marito della mamma si è trasformata in un incubo. L’uomo, A.F. oggi sessantenne, avrebbe abusato di lei dal 2005 al 2010, costringendola a compiere atti sessuali e diffondendo, attraverso un indirizzo mail, foto della minore, modificate digitalmente per metterne in risalto le parti intime. Soltanto nel 2021, dopo avere raggiunto la maggiore età, la ragazza ha trovato il coraggio e ha deciso di denunciare il patrigno. L’uomo è stato arrestato e adesso è a processo con le accuse di violenza sessuale e registrazione e diffusione di materiale pedopornografico, aggravati dal fatto di avere commesso i fatti in danno di una bambina che aveva meno di 10 anni e di avere determinato, a causa della reiterazione delle sue condotte criminose, un grave danno nella minorenne.

La mamma della giovanissima vittima, che non si era resa conto di quanto accadesse in casa sua, ha lasciato l’uomo quando ha scoperto la verità e si è costituita parte civile nel processo a suo carico. Ma l’imputato continua a negare ogni addebito. 

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GLI ABUSI

Una violenza perpetrata tra le mura domestiche. Per cinque anni la bambina ha vissuto nel terrore, subendo in silenzio la sopraffazione e le violenze del patrigno, che utilizzava proprio il suo ruolo per plagiare la bambina. L’uomo la costringeva a compiere e subire atti sessuali, in più occasioni «con abuso d’autorità ed approfittando della condizione di inferiorità fisica e psichica della minore», si legge nel capo d’imputazione. Tutto ha avuto inizio nel 2005, quando la piccola aveva solamente sei anni: il patrigno l’aveva convinta che fosse importante conoscere il corpo maschile e così l’uomo, almeno una volta al mese, la costringeva a compiere e subire atti sessuali.

LE FOTO

Oltre ad abusare di lei, però, l’uomo avrebbe anche diffuso alcune foto della minore online dopo averle modificate per metterne in risalto le parti intime: così, una foto innocente che la ritraeva in spiaggia con le gambe leggermente divaricate e un pareo è stata inviata, nel 2020, a un altro indirizzo mail rimuovendo gli indumenti dall’immagine. Poi, l’uomo avrebbe eliminato la foto ritoccata dal suo computer salvando, invece, l’originale, ritrovato dai periti del pm nelle prime fasi delle indagini. 

LA DENUNCIA

Solo a febbraio del 2021, una volta raggiunta la maggiore età, la ragazza, sostenuta dalla mamma alla quale aveva raccontato gli abusi, ha trovato il coraggio di denunciare il patrigno. L’uomo è stato arrestato e condotto in carcere con l’accusa di violenza sessuale, registrazione e diffusione di materiale pedopornografico. 
Ieri davanti ai giudici della I sezione collegiale del tribunale di Roma, il 60enne ha negato tutto. 
Ad aggravare la sua posizione, però, sono state le parole della prima moglie, con la quale l’uomo è stato sposato dal 1990 al 1996 e ha avuto una figlia. La donna ha testimoniato in aula: «È cambiato dal giorno dopo il matrimonio – ha riferito la donna - era indifferente ed è violento. Sono stata per tre volte al San Camillo perché lui era aggressivo, ma nessuno mi credeva e non ho mai denunciato». Nel corso della precedente udienza è stata sentita anche la figlia naturale dell’uomo che ha riferito di non aver mai subito abusi da parte del padre, ma di aver interrotto i rapporti con l’uomo da diversi anni. 

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