Incidente a Roma in via Nomentana, cosa è successo? L'alta velocità e l'urto al marciapiede e il volo di 50 metri dell'auto

Alcuni dei corpi sono stati scagliati fuori dall'abitacolo; altri sono rimasti imprigionati tra le lamiere

Venerdì 27 Gennaio 2023 di Mario Landi
Incidente a Roma in via Nomentana, cosa è successo? L'alta velocità, lo schianto contro un palo e la carambola mortale: la dinamica

Incidente a Roma in via Nomentana. Sono cinque le vittime, tre ragazzi e due ragazze dai 17 ai 22 anni, dello schianto avvenuto questa notte alle porte della Capitale. I giovani, un sesto è ferito e ricoverato in codice rosso all'ospedale Sant'Andrea, si sono ribaltati con una Fiat 500 bianca in zona Fonte Nuova.

Ma cosa è successo? Cosa ha provocato quella carambola mortale?

Incidente a Roma, la dinamica

L'auto su cui viaggiavano sulla via Nomentana a Fonte Nuova, i sei ragazzi - cinque dei quali morti - si muoveva in direzione Roma. Arrivata al civico 594 della via Nomentana il veicolo ha urtato contro lo spigolo del marciapiede all'imbocco di via IV Novembre: e questo avrebbe fatto da trampolino facendo volare l'automobile. La corsa del mezzo si è arrestata di fronte al civico 604, a oltre 50 metri, dopo aver abbattuto un palo della segnaletica e un albero. La striscia lasciata dai rottami, su marciapiede e strada, dai rottami, indica la traiettoria seguita dall'auto che nel piroettare ha disperso pezzi che sono ancora presenti nei punti nascosti della strada.

 

Le immagini delle telecamere

Saranno acquisiti dai carabinieri i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona dell'incidente di questa notte, a Fonte Nuova, vicino Roma, in cui sono morti 5 ragazzi. È possibile che i ragazzi fossero usciti per festeggiare il compleanno di Flavia Troisi, una delle vittime, nata il 25 gennaio. In base alle prime ricostruzioni l'auto su cui viaggiavano i giovani, una Fiat 500 bianca, a causa della velocità, si sarebbe schiantata prima contro un palo della luce al bivio tra la Nomentana e via IX novembre, nei pressi dell'ufficio postale di Fonte Nuova, scontrandosi poi contro un albero e ribaltandosi più volte sulla strada. Non ci sarebbero altre autovetture rimaste coinvolte. Sulla vicenda, la procura di Tivoli ha aperto un fascicolo per omicidio stradale a carico di ignoti.

La procura ha aperto un'indagine

La Procura di Tivoli ha avviato un fascicolo di indagine, al momento contro ignoti, in relazione all' incidente automobilistico che questa notte ha provocato la morte di cinque ragazzi a Fonte Nuova. Le indagini sono state affidate ai carabinieri che dovranno accertare i motivi per i quali la Fiat 500 si è ribaltata, forse dopo avere urtato contro un palo della luce. Quattro persone sono morte sul colpo, una quinta è spirata dopo essere stata trasportata in ospedale. Un sesto giovane è stato trasferito in codice rosso. Secondo una prima valutazione a causare l' incidente sarebbe stata la velocità a cui viaggiava l'auto. I tre ragazzi deceduti hanno tutti 22 anni, le due ragazze hanno 18 e 17 anni. Probabilmente alla guida c'era uno dei ragazzi deceduti sul colpo perché l'auto é intestata alla madre.

Le vittime

Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano Tiburno.Tv, in auto viaggiavano Valerio Di Paolo, Alessio Guerrieri, Leonardo Chiapparelli e Simone Ramazzotti, 22 anni, romani di Tor Lupara, 17enni invece le due amiche Giulia Sclavo e Flavia Troisi. Ieri, giovedì 25 gennaio, Flavia aveva compiuto gli anni e forse la comitiva era stata a festeggiare l'evento. Nell'impatto sono morti sul colpo Valerio Di Paolo, Alessio Guerrieri, Simone Ramazzotti e Flavia Troisi. Il cuore di Giulia Sclavo si è fermato all'alba al policlinico Umberto I di Roma, Leonardo Chiapparelli lotta per la vita all'ospedale Sant'Andrea. Le sue condizioni sono giudicate gravissime. 

 

«Riprendono le stragi dei giovani sulle nostre strade»

«Riprendono le stragi dei giovani sulle nostre strade, prima causa di morte per le persone sotto i 30 anni. Occorre un vero e proprio piano Marshall per la sicurezza stradale». Lo afferma in una nota l'avvocato Domenico Musicco dell'Associazione vittime incidenti stradali, sul lavoro e malasanità. «Il governo si deve impegnare su questo - prosegue il legale - perché i problemi non sono solo le bollette e le intercettazioni, ma la vita dei ragazzi che continuano a morire sulle strade. Abbiamo il doppio dei morti dell'Inghilterra. E non è possibile proseguire in questo modo, con scarsi controlli sul tasso alcolemico, un decimo degli altri Paesi più avanzati, e senza controlli sulla velocità. È inutile parlare di Zone 30, quando poi di notte le strade diventano delle piste da corsa».

Ultimo aggiornamento: 12:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA