Ma le possibili (e probabili) modifiche sono alle porte: dalle deroghe per i motori euro4 diesel e benzina a quelli quelli con il gpl bi fuel.
Il sindaco Roberto Gualtieri ha aperto agli emendamenti alla delibera della giunta: «A breve annunceremo la rimodulazione» della ztl fascia verde «che sottoporremo alla Regione e che tenga Roma sotto i limiti di legge di pm10 e No2 che sono un obbligo - sottolinea l'inquilino di Palazzo Senatorio - Dobbiamo agire subito, non è una questione di discrezionalità politica».
D'altronde, l'amministrazione capitolina deve trovare un difficile equilibrio tra le proteste dei romani - con le foto dei cartelli Ztl imbustati comparsi su gruppi social - il rispetto delle norme europee e regionali e la fronda in consiglio comunale, dove dallo stesso gruppo Pd (oltre all'intera opposizione di centrodestra) si stanno alzando vici critiche sul provvedimento.
Stando ai dati di Aci, nel 2022 a Roma risultavano immatricolate poco più di 400 mila vetture euro4, di cui quasi 147 mila diesel, 204 mila benzina e 49mila ibride. La rimodulazione della delibera dovrebbe prevedere una deroga per queste auto, mentre rimane ancora allo studio quella sulle euro 3 che, però, sono solo 133mila. Le altre variazioni dovrebbero incidere sul perimetro della fascia verde che potrebbe essere ricalibrato per non escludere i parcheggi di scambio - ossia le aree di sosta (gestite da Atac) realizzate per permettere agli automobilisti di lasciare lì la propria vetturache oggi ricadono dentro il perimetro dei divieti - di Arco di Travertino, Cipro (via Angelo Emo), Nomentana (via Val d’Aosta) Ostiense (stazione Magliana) Santa Maria del Soccorso, stazione San Pietro, Villa Bonelli (via della Magliana Nuova) e piazzale Partigiani.
Inoltre si sarebbe deciso di eliminare dal provvedimento (almeno per i residenti) il divieto di parcheggiare nelle future zone interdette. Quindi i carnet: possibile che anche Roma (come già succede a Milano) introduca per i veicoli più vecchi un tot di accessi annui, probabilmente 55.