Zona gialla? No, contagi in calo nel Lazio: «Così evitiamo nuove restrizioni»

Domenica 1 Agosto 2021 di Francesco Pacifico
Zona gialla, contagi in calo nel Lazio: «Così evitiamo nuove restrizioni»

Domani il Lazio raggiungerà l'immunità di gregge. Con il 70 per cento della popolazione vaccinata con prima e seconda dose. Il tutto in anticipo di una settimana, rispetto al calendario scadenzato dalle autorità sanitarie regionali. Ma in via Cristoforo Colombo guardano (con misurata tranquillità) a un'altra data, alla seconda metà d'agosto, quando in tutto Paese è previsto il picco della quarta ondata, con il ritorno della prima tranche di vacanzieri. E al riguardo l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato - sempre cauto sul tema - è ottimista: «Non credo che il Lazio tornerà nelle prossime settimane in zona gialla, con tutte le restrizioni del caso. Al momento lo dicono i numeri, perché quello dei contagiati sta calando, l'incidenza è sotto controllo, come è bassa la pressione sul sistema ospedaliero e soprattutto quella sulle terapie intensive».

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Se non bastasse, e complici le restrizioni per chi non ha il green pass che scatteranno da venerdì prossimo, poi «cresce il numero di chi ha prenotato l'inoculazione per la vaccinazione». Negli ultimi giorni, e in prospettiva della data del 6 agosto, in 240mila hanno fissato un appuntamento per la somministrazione del farmaco.
LE REGOLE
Le nuove regole concordate tra Palazzo Chigi e i governatori prevedono che una regione passi dalla zona bianca a quella gialla se si ritrova con un'incidenza superiore a 50 casi ogni 100mila residenti e con il tasso di ospedalizzazione nei posti letti ordinari oltre il 15 per cento e quello delle terapie intensive oltre il 10.

Se questi due fattori non sforano i parametri previsti, un territorio può evitare il declassamento anche con 150 contagiati ogni 100mila, perché nell'ultimo schema quello che incide è la pressione sulle strutture sanitarie. Ed è anche questa parte delle nuove regole che - a oggi - lascia tirare un sospiro di sollievo al Lazio.

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Proprio dagli uffici della Regione fanno notare che, da un lato, è quasi terminato l'effetto Europei con le feste in strada per la vittoria dell'Italia, e, dall'altro, aggiungono che sta scendendo in questi giorni il numero dei contagiati. L'ultimo bollettino Covid recita che nelle scorse 24 ore si sono avuti in tutto il Lazio 742 casi a fronte di oltre 32mila test tra antigenici e molecolari. Una settimana fa, invece, i nuovi positivi hanno sfiorato le 850 unità, quindi la curva è tornata a scendere. Da ieri al sabato precedente, poi, soltanto a Roma, la diminuzione è di 103 casi. Ma anche guardando agli altri parametri che sono decisivi per la colorazione di un territorio, la situazione sembra al momento sotto controllo.

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L'incidenza - riferita però all'aumento dei positivi nell'ultima settimana - è di poco superiore al 45 per cento, quindi lontana dal benchmark di 50, mentre sale a 87 considerando le tre ultime settimane. Sostenibili poi i dati sul numero di posti letto ordinari Covid e di terapie intensive occupati, che come detto pesano di più nella nuova classificazione: sul primo fronte con 287 unità siamo di poco sopra al 10 per cento, sull'altro versante, quello delle rianimazioni e con 45 posti occupati, siamo intorno alla stessa cifra. Va da sé che questo scenario regge senza grandi scossoni che aumentino i casi, legati a eventi particolari (tipo i festeggiamenti con assembramenti per gli Europei), con un costante rispetto delle regole iniziando dal distanziamento, e, soprattutto, con l'avanzamento delle vaccinazioni.

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Al riguardo l'entrata in vigore delle nuove restrizioni legate al green pass hanno spinto nelle ultime ore 240mila persone a prenotarsi per una dose. Anche perché, racconta chi negli ospedali è in prima linea nella lotta al Covid, è vero che ad ammalarsi sono soprattutto i più giovani (asintomatici o paucisintomatici), ma ormai un terzo dei ricoverati è composto da cinquantenni e sessantenni non vaccinati o soltanto con la prima dose. Persone che rischiano di subire maggiormente gli effetti del virus.

 

Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 03:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA