Roma, meno vigili sulle strade: il 40% rimane in ufficio. «Dimezzate le multe»

Rispetto a prima della pandemia il numero di contravvenzioni è sceso di circa un milione di euro.

Giovedì 5 Gennaio 2023 di Francesco Pacifico
Roma, meno vigili sulle strade: il 40% rimane in ufficio. «Dimezzate le multe»

Lo smart working a casa così come le restrizioni alla circolazione sono ormai un lontano ricordo. Sono ritornati in massa i turisti. Soprattutto, ogni giorno, entrano nella Capitale più di 400mila tra auto, camion e bus provenienti da fuori città. Sulle strade romane tutto sembra essere tornato alla normalità, traffico compreso, tranne le multe: sono quasi dimezzate rispetto al Covid, circa un milione in meno. «E con pochi vigili in strada, e quasi la metà di questi in ufficio, non poteva accadere il contrario», fa notare uno storico funzionario del corpo. Si perché a Roma, su 5.600 agenti quasi la metà è destinata a lavoro amministrativo.

I NUMERI

Dal comando della polizia locale, appena possono, ricordano che nel 2022 le sanzioni per le infrazioni al codice della strada sono aumentate in un anno del 10 per cento. Oltre centomila in più. Ma è una goccia nel mare: sì perché a Roma, e rispetto agli anni precedenti al Covid le multe per i furbetti delle due e quattro ruote sono quasi dimezzate. E i numeri sono nel contempo inequivocabili e spietati: nel 2016 sono state elevate 2.405.000 di sanzioni, l'anno dopo 2.706.000, poi 2.175.000 nel 2018 e 2.287.000 nel 2019. Con la pandemia c'è stato il crollo: 1.277.000 sanzioni comminate nel 2020, 1.355.000 nel 2021. Ma il trend va avanti anche ora, con condizioni diverse: nel primo semestre del 2022 le violazioni che risultavano al Campidoglio erano 689mila.
La cause di questo calo sono varie, mentre è certo che i romani non sono diventati più virtuosi alla guida.

Stando al monitoraggio fatto dal Aci e dall'Istat, nella Capitale si sono registrati nel 2021 11.129 incidenti stradali contro gli 8.229 del 2020 e i 12.271 del 2019. Sono aumentati, purtroppo, anche i feriti (13.862 nel 2021 contro i 10.452 del 2020 e i 15.919 nel 2019) e le vittime (121 lo scorso anno, 104 in quello precedente, 131 nel 2019). Non ci sono ancora stime ufficiali, ma anche l'anno appena trascorso ha visto superare quota 100 il numero dei morti sulle strade.

Parallelamente alle multe calano anche le unità della polizia locale. Nel 2017 l'allora comandante del Corpo, Diego Porta, spiegò che aveva sotto di lui 5.600 uomini, 5.300 effettivamente operativi e soltanto 600 «addestrati e specializzati per la viabilità». Lo scorso anno erano a assunti dall'amministrazione poco più 5.700 uomini, dai quali sottrarre quasi un migliaio di agenti non operativi per il controllo del traffico, ma impiegati in gruppi speciali o in compiti operativi (per esempio in Campidoglio o presso i diversi uffici delle Procure). Senza contare che ogni giorno una cifra che oscilla tra il 40 per cento e la metà dei caschi bianchi totali resta in ufficio per occuparsi di scartoffie. Soltanto un'avanguardia del Comando come il gruppo Spe (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale) vede 12 persone (sulle 80 complessive) impegnate su pratiche amministrative. Più in generale, e guardando al rapporto tra il perimetro e gli abitanti, Roma avrebbe bisogno di quasi 9mila uomini. Durante una riunione con il sindaco Roberto Gualtieri, il comandante Ugo Angeloni ha rivendicato nel 2022 un aumento delle multe del 10 per cento a fronte di un calo del 8 del personale. «Ma non è una questione di multe elevate - nota Giancarlo Cosentino della Fp Cisl - più centrale è l'indirizzo politico che l'amministrazione deve dare alla polizia locale in ordine alle priorità. Anche sulla sicurezza stradale. Rispetto al passato gli agenti si occupano di controllo dei campi Rom, monumenti o tutela ambientale. Il migliaio di uomini in giro a Capodanno o gli 800 per il funerale di Papa Benedetto XVI si occupano di sicurezza nel senso più ampio del termine». Aggiunge Marco Milani (Sulpl): «Visti i vari compiti, dobbiamo fare i conti con una bizzarra gestione delle risorse umane rimaste in strada».

 

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