Velletri, bimba invalida dopo essere stata investita all'asilo: tensione al processo, sotto accusa le testimonianze

Martedì 25 Ottobre 2022 di Karen Leonardi
Velletri, bimba invalida dopo essere stata investita all'asilo: tensione al processo, sotto accusa le testimonianze

Tensione in aula al processo di Lavinia Montebove, la bimba investita il 7 agosto 2018 nel parcheggio dell'asilo " La fattoria di mamma Cocca" , a Velletri, e da allora in stato vegetativo di minima coscienza.

I genitori della piccola hanno contestato le testimonianze rese nell'udienza di lunedì 24 ottobre, ritenendole contraddittorie. « Le testimonianze fanno acqua da tutte le parti, anche oggi una carrellata di donne, di mamme, senza ricordi e senza coscienza- Massimo Montebove, il papà di Lavina - ha così commentato l'udienza del processo che vede imputate la maestra Francesca Rocca per abbandono di minore e l'investitrice Chiara Colonnelli ,mamma di un'altra iscritta. Nell'aula penale del Tribunale di Velletri sono state sentite alcune mamme di bambini che frequentavano l'asilo indicate dalla stessa titolare della struttura.

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I testimoni

È stata ascoltata la madre di un bimbo che, secondo Francesca Rocca sarebbe rimasta all'asilo con i piccoli mentre la maestra e l'investitrice, accusata di lesioni gravissime, portavano in ospedale Lavinia dopo l'incidente. Ma ecco la prima incongruenza : la circostanza non era stata riferita dalla teste agli investigatori subito dopo l'investimento. Successivamente è stata sentita la mamma di una bambina di 10 anni che ha raccontato che la figlia le avrebbe riferito che stava insieme a Lavinia, in presenza della maestra. Poi la donna sarebbe andata in bagno e la piccola sarebbe rimasta sola. Ma anche questa versione non sarebbe del tutto lineare a detta dei genitori della bimba che dell'agosto 2018 vive in stato vegetativo, purtroppo irreversibile. In aula era presente il Direttore del Dipartimento di Medicina Legale della Asl, Marco Sgarbazzini, che si è espresso sull' invalidità totale, pari al 100%, della piccola, che necessita di assistenza h12 per sette giorni alla settimana e sette ore settimanali di riabilitazione, mentre le ore restanti sono a carico della famiglia. «Con particolare riferimento ad una delle testimoni ascoltate oggi - ha dichiarato a margine dell' udienza Cristina Spagnolo, avvocato della famiglia Montebove- sono emerse delle contraddizioni così evidenti rispetto a quanto dichiarato dalla stessa davanti agli organi di polizia appena due mesi dopo il fatto, che valuteremo eventuali azioni giudiziarie in proposito. Attenderemo comunque la sentenza di primo grado»

 

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