Nome, cognome e numero di telefono. Sono bastate queste tre informazioni per prenotare il vaccino all’Open Night organizzato dall’Asl Roma 1. Una soluzione rapida e veloce. Che ha convinto subito 1000 persone a vaccinarsi all'Ospedale Santo Spirito in Sassia, a due passi da Castel Sant'Angelo: nel cuore di Roma. Qui le iniezioni sono partite alle 15.00 del 3 luglio e si sono concluse alle 8 di domenica. Non è avanzato nessun vaccino. I posti a disposizione sono stati esauriti in poche ore. Anche perché Johnson&Johnson, il farmaco monodose a disposizione, consente di avere il Green pass (e quindi muoversi in tutta Europa) dopo 14 giorni dall'iniezione.
Open Night, il tam tam sui social
«Sono venuta a sapere dell’Open Night tramite Facebook», racconta Chiara, una ragazza di 19 anni in attesa del vaccino. L'annuncio è stato dato attraverso i canali social. E stavolta non c'era nessuna app per la prenotazione, come invece era accaduto per gli Open Day. Ma giusto un sito web dove si poteva prenotare l'appuntamento in diverse fasce orarie a distanza di un'ora l'una dall'altra. Si sono evitate così code e assembramenti. E tutto è stato gestito in massima sicurezza per una notte dedicata ai vaccini a tutti gli over 18.
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Tanti stranieri in vacanza
Giovani, senza tetto, ma anche diverse prostitute hanno colto l'occasione per vaccinarsi. C'è però anche chi, per vacanza o per lavoro, si trovava a Roma e ha deciso di immunizzarsi. «L'80% sono stranieri – spiega Angelo Tanese, direttore generale della Asl Roma 1 –, abbiamo avuto una grande adesione. Siamo molto soddisfatti». Qui infermieri, medici e operatori sanitari lavorano senza sosta, mentre nel chiostro dell'ospedale si ascolta la musica del pianoforte, che allieta l'attesa di chi si è appena vaccinato. «In omaggio regaliamo anche una spilla con la scritta "Io mi vaccino" o un braccialetto», prosegue Tanese. Colazione con cornetto e cappuccino, invece, per chi si è immunizzato la mattina.
Nuovo appuntamento
Ora che il sistema è stato collaudato, presto si replicherà. I posti a disposizione erano 1000, ma si è arrivati fino a 1100 iniezioni viste le numerose adesioni. Tra le persone che si sono vaccinate c'era anche una wrestler dalla nuova Guinea, l'unica donna a praticare questo sport nel suo Paese, che così avrà modo di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Ma anche la numero 10 della nazionale di basket femminile si è immunizzata qui. E presto anche altre persone potranno farlo, visto che a breve si replicherà.