Truffa della finta badante, ​«sono rimasta fuori casa» ma poi le ruba soldi e gioielli

La ladra ha atteso la 90enne al portone e le ha detto di lavorare al piano di sopra

Martedì 11 Aprile 2023 di Karen Leonardi
Truffa della finta badante, «sono rimasta fuori casa» ma poi le ruba soldi e gioielli

Gentile, ben vestita e dai modi cortesi. Ma era solo un’apparenza dietro cui si celava un’abile truffatrice che, con un complice, ha raggirato e derubato un’anziana residente ad Albano. Nel bottino dei due malviventi sono finiti 3 anelli, qualche collana e i risparmi della vittima: 450 euro in contanti, denaro necessario per comprare il regalo per la comunione della pronipote. «Sono la badante della sua vicina di casa, sono rimasta fuori, mi può far entrare?». Così l’insospettabile ladra, nei giorni scorsi, aveva abbindolato la vecchietta residente in via Verdi, zona Musicisti. Agnese, 91 anni, stava rincasando con le buste della spesa in mano. Ad attenderla, davanti al portone del palazzo, la giovane donna che si era qualificata come badante e l’aveva intrattenuta con la scusa di essere rimasta fuori casa. 

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A raccontare la vicenda è la figlia della pensionata, Anna Lia Cicchinelli, ancora sotto choc per il subdolo raggiro di cui è rimasta vittima la mamma. «Mia madre non aveva mai visto prima quella donna – ha raccontato Anna Lia - che ha descritto a noi familiari come una persona educata e affabile.

Si è conquistata la sua fiducia, dicendo che lavorava presso la famiglia Dionisi, al piano di sopra. Poi per entrare in casa ha trovato un altro pretesto... Purtroppo nella zona sono state molte le vecchiette truffate, corre addirittura voce che una sia stata ipnotizzata». Ma per la truffatrice non era sufficiente entrare nello stabile: aveva bisogno di introdursi personalmente nell’appartamento della 91enne senza dare nell’occhio al vicinato. Così era passata alla seconda parte del copione. 

«La finta badante - aggiunge Anna Lia - ha raccontato che aveva perso un orecchino sbattendo un tappeto dalla finestra e ha chiesto a mia madre se poteva entrare in casa per cercarlo sul balcone». Agnese non ha esitato a rendersi disponibile, accogliendo la male intenzionata. Il gioco, a quel punto, era fatto. Le due donne entrano in casa dove, purtroppo, si fa largo molto probabilmente anche un complice, che approfitta di un attimo di distrazione della 91enne. Il malvivente si è diretto in camera da letto, mentre la truffatrice intratteneva la pensionata in un’altra stanza parlando del più o del meno per distrarla. «Mia madre non si è accorta di nulla - aggiunge sempre la figlia - e ha detto di essere rimasta tutto il tempo in cucina con quella donna. Ma c’era qualcosa che non tornava... Noi abbiamo scoperto subito che mancavano soldi e gioielli, quindi per forza deve essere entrata in casa anche una seconda persona, oltre alla finta badante. Abbiamo denunciato la truffa ai carabinieri, mia madre non voleva neppure venire in caserma, desiderava non sentire più parlare di quanto accaduto, si sa come gli anziani davanti a un imprevisto si spaventano e diventano ancora più fragili». Agnese, sconvolta per l’accaduto, non ha fornito molti dettagli nemmeno ai militari della stazione di Albano, dove la famiglia ha sporto denuncia. 

I PRECEDENTI

Una preoccupazione legata anche a episodi precedenti. Nelle scorse settimane la donna era rimasta vittima di tre tentate truffe da parte di un sedicente avvocato che le chiedeva denaro al telefono con la tecnica del finto nipote in difficoltà a causa di un grave incidente stradale. L’amarezza della figlia ha trovato sfogo anche sui social, dove ha scritto un post per segnalare la presenza dell’inquietante ladra in giro nel quartiere, dove numerosi vecchietti sono stati derubati e lasciati nella disperazione. Sempre ad Albano, nella frazione di Pavona, Marisa, vedova 88enne, a marzo era stata truffata da una finta devota della Madonna che, con la scusa di parlare di viaggi miracolosi, era riuscita a raggirarla e a derubarla dei suoi averi mentre il figlio, che abita al piano di sopra, era fuori casa. Ai Castelli, come a Roma e in tutta la provincia, sono stati moltissimi gli anziani truffati da persone senza scrupoli con la tecnica collaudata del “finto nipote”, modalità utilizzata anche con la signora Agnese prima dell’ultimo colpo andato, purtroppo per lei, a buon fine. 

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