Una giocata da cinque euro, acquistata distrattamente, magari pagando il caffè o le sigarette, ha cambiato per sempre la vita a quattro persone di Palestrina. Da ieri mattina al bar tabacchi My Caffè, in piazzale Kennedy, c’è un via vai di curiosi che arrivano e vorrebbero saperne di più. Tra i 90 fortunati vincitori, che si sono spartiti il jackpot da 371 milioni di euro del sei del Superenalotto (che non usciva dal maggio 2021), ben quattro hanno comprato la propria quota dai fratelli Riccardo e Urbano Turianelli.
Come sempre, in questi casi, risalire ai vincitori è pressoché impossibile. L’unica cosa certa è che sono di Palestrina perché, dicono i Turianelli, il giovedì giocano quasi esclusivamente persone del posto. Di uno, però, si sa qualcosa di più. Ieri, di buon mattino, al bar di Colle Martino si è infatti presentato un signore che si è rivolto a Dario, il figlio di Riccardo: «Ieri mi hai dato questa schedina. Mi controlli se ho vinto qualcosa?». L’uomo, 69 anni, ex guardia notturna in pensione, quando ha sentito scandire “quattro milioni e duecento mila euro” è rimasto di sasso. «E la mia quota a quanto ammonta?» ha chiesto con la voce strozzata. “I 4 milioni e 200 mila euro sono la tua parte!». «Grazie, grazie – ha detto al ragazzo – me lo hai dato tu. Hai una cena pagata».
IL RETROSCENA
Poi, lentamente, quasi stordito, è uscito nella piazza, ha raggiunto la propria auto ed è andato via. «E’ una persona della mia età – conferma Riccardo – che conosco molto bene. Una famiglia a cui questi soldi faranno comodo. Sono contento abbia vinto lui». Degli altri vincitori, invece, neanche l’ombra. C’è anche un giallo da risolvere, ma conta poco: per la Sisal le quote vincenti a Palestrina sarebbero solo tre mentre Riccardo ricorda di averne stampate quattro. «Quando Sisal ci manderà il bollettino ufficiale capiremo. Comunque – sottolinea Riccardo - cambia poco. Da quando è nato il Superenalotto la vincita più importante fu circa 27 anni fa, un cinque da 70 milioni di lire. Qualche anno dopo sempre un cinque, da 25 mila euro. Con i gratta e vinci qualche 10 mila euro capita che esca ma una vittoria così ingente non l’avevamo mai vista».
A dire il vero, tanti anni fa, a Colle Martino ci furono due belle vincite (con dei sistemi) al Totocalcio, da 143 milioni di lire, e al Totip, da 120 milioni di lire. Ma era un’altra epoca. Anche a Ciampino la città si interroga su chi possa essere il fortunato vincitore dell’unica quota del sistema venduta in via Due Giugno. Gestita dai fratelli Riccardo e Federico Di Iorio, e dalla mamma Sonia, la ricevitoria Due Giugno non è nuova a grandi vincite: «A marzo 2022 – ricorda uno dei fratelli – venne centrato il Million Day, da un milione di euro».
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