Roma, stuprata la notte di Natale: arrestato l’ex fidanzato. Picchiata e abusata a casa di lui: «Se lo racconti ti ammazzo»

La donna, 26 anni, picchiata e abusata a casa di lui: «Se lo racconti ti ammazzo». L’uomo, 29 anni, avrebbe agito sotto l’effetto di un mix tra cocaina e alcol

Venerdì 5 Gennaio 2024 di Federica Pozzi
Stuprata la notte di Natale, arrestato l’ex fidanzato

Picchiata, violentata per ben due volte, rinchiusa in casa.

Un altro episodio di violenza nei confronti di una donna da parte dell’ex fidanzato. È ancora sotto choc Alice (nome di fantasia) per quello che le è accaduto nella notte tra il 25 e il 26 dicembre scorsi. Il suo ex, E.R., conosciuto pochi mesi prima, si era già dimostrato in altre occasioni violento, aveva già abusato di lei appena tre mesi fa, ma lei, innamorata, tornava sempre con lui. Non immaginava che la notte di Natale potesse trasformarsi in un incubo. Ora è distrutta e dell’accaduto non riesce a parlare, mentre il suo aggressore si trova in carcere, dove ieri mattina è stato interrogato dal gip Emanuela Attura. 


LA RELAZIONE
I due, 29 anni lui e 26 lei, si conoscono a inizio giugno in un locale e da subito - racconta Alice agli inquirenti - la loro è una relazione travagliata, alternata da momenti di lontananza a causa dei litigi dovuti il più delle volte alla gelosia morbosa di lui. Diverse le litigate e le aggressioni nel corso del tempo perché lui pretendeva di decidere cosa dovesse indossare, come si dovesse comportare, chi dovesse frequentare. «Ti ammazzo di botte se non fai quello che dico», le avrebbe detto più volte. Ma Alice era innamorata di quel ragazzo, a tal punto da tornarci sempre insieme. La prima violenza sessuale che Alice ha denunciato risale a fine ottobre del 2023 quando, a casa di lui, E.R. l’avrebbe violentata mettendole un cuscino sul volto e picchiandola. Il 24 dicembre poi, come se nulla fosse, era andato a casa di lei portando dei regali per i genitori che erano rimasti stupiti, sapendo che i due non stavano più insieme, ma lui aveva mandato un messaggio al padre della vittima dicendo di essere innamorato della figlia e di voler fare di tutto per riconquistarla. 


L’AGGRESSIONE
Così arriva il 25 dicembre, Alice lo rivede per dargli un panettone. Consegnato il dolce si allontana ma lui la segue e la trascina per i capelli nell’auto. Si dirige ad alta velocità verso casa sua picchiandola più volte e minacciandola di raccontare ai genitori episodi spiacevoli che la riguardavano. Poi, mentre è alla guida, fa più volte uso di cocaina. Si ferma in un parcheggio, le tira la borsa fuori dalla macchina e la fa scendere. La insegue e la trascina di nuovo in auto. Ancora una volta riparte e si riferma, beve una birra, consuma di nuovo cocaina. Lei intanto è chiusa in macchina, urla, ma nessuno la sente. Arrivati a casa di lui «mi ha intimato di stare in silenzio, minacciandomi di ammazzarmi di botte - racconta Alice agli inquirenti - se i suoi genitori mi avessero sentita gridare e mi ha portato in camera. Mi dimenavo, chiudevo le gambe, gli tiravo calci ma lui mi ha buttato sul letto e mi ha detto “se non sc... con me non torni a casa viva”.

Si è gettato su di me bloccandomi le mani e mi ha violentata». La costringe anche a inviare un messaggio alla madre per tranquillizzarla e per impedirle di fuggire le toglie il cellulare e la chiude in camera. La minaccia di morte se avesse raccontato quanto successo ai genitori di lui, con i quali pranzano in casa il 26. Nel primo pomeriggio le arriva un messaggio di un suo amico, lui va di nuovo su tutte le furie e la picchia ancora. La madre di Alice la chiama in continuazione per capire dove sia finita così lui decide di riportarla a casa. Nel tragitto la picchia ancora, le sputa in faccia, tra i capelli. La ragazza riesce finalmente ad arrivare a casa e racconta tutto ai genitori che la accompagnano prima al pronto soccorso, dove gli viene diagnosticato un trauma toracico con frattura delle costole e una prognosi di 20 giorni, poi in commissariato a sporgere denuncia.


L’ARRESTO 
Intanto E.R. viene arrestato. Questa mattina, nel carcere di Regina Coeli, il 29enne ha risposto alle domande del gip Emanuela Attura, negando una serie di condotte che gli sono state attribuite dall’ex fidanzata. «Non ho fatto richieste di misure più lievi per il momento, valuteremo se presentare un’istanza al tribunale del riesame», ha detto il suo difensore, l’avvocato Piergiorgio Micalizzi. 
 

Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 20:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA