Antiche ruggini condomiali per la gestione del Consorzio. Sarebbe questo il motivo alla base della sparatoria che ha visto vittime tre donne a Roma.
Il giallo della pistola
Ha prelavato questa mattina la pistola al poligono di tiro di Tor di Quinto, a Roma, Claudio Campiti, l'uomo di 57 anni autore dell'omicidio di tre donne e del ferimento di altre quattro persone nel corso di una riunione del Consorzio Valleverde a Roma. In base a quanto si apprende, l'arrestato sarebbe arrivato al poligono in orario di apertura e dopo avere lasciato un documento di identità si sarebbe fatto consegnare la pistola Glock, una semiautomatica, con cui si è poi allontanato per raggiungere via Monte Giberto, teatro della tragedia, dove ha esploso almeno 4-5 colpi prima di essere bloccato da alcuni presenti. Anche su questo aspetto della vicenda sono in corso verifiche da parte degli inquirenti coordinati dalla Procura di Roma.
Porto d'armi negato
In passato Campiti aveva chiesto il porto d'armi ma gli era stato negato. Il no alla sua richiesta era arrivato grazie alle informazioni fornite dai carabinieri del luogo di residenza, che avevano riferito delle liti in corso con il consorzio.
Il cordoglio del Campidoglio
«Gravissimo l'episodio di violenza che sconvolge la nostra città. Tre vite spezzate e feriti gravi per una sparatoria durante una riunione di condominio. Sono in contatto con il Prefetto e domani parteciperò al Comitato per l'ordine e la sicurezza. La mia vicinanza alle famiglie». Lo scrive, su Twitter, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
Gravissimo l'episodio di violenza che sconvolge la nostra città. Tre vite spezzate e feriti gravi per una sparatoria durante una riunione di condominio. Sono in contatto con il Prefetto e domani parteciperò al Comitato per l'ordine e la sicurezza. La mia vicinanza alle famiglie.
— Roberto Gualtieri (@gualtierieurope) December 11, 2022
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