I numeri sono impietosi: a novembre i tram del trasporto pubblico romano hanno effettuato complessivamente 13.559 corse.
Tram troppo vecchi a Roma: ma le nuove vetture arriveranno fra 4 mesi, ferme quattro linee su sei
LO STALLO
L’emergenza tram, che sconta tanti anni di disinteresse e di mancati interventi da parte delle passate amministrazioni, è uno dei punti critici del trasporto pubblico locale della Città eterna. Oltre alla linea 8, a causa di cantieri lungo il percorso sono ferme da diverso tempo i tram 2 e 3, quest’ultimo già da prima aveva il tragitto dimezzato per carenza di vetture disponibili e sostituito da bus nella tratta da Porta Maggiore alla stazione di Trastevere. Inoltre, la linea 19 è interrotta da Porta Maggiore a piazza Risorgimento, mentre funzionano a pieno regime solo la 5 e la 19 che, provenendo dall’asse di via Prenestina, terminano la corsa alla stazione Termini. Ora il Campidoglio sta correndo ai ripari almeno per il rinnovo del parco mezzi, con una gara per l’acquisto di nuovi veicoli - 130 in totale, di cui 40 previsti entro la prossima primavera - in attesa di dare il via ai lavori per incrementare il numero di percorsi su ferro a disposizione degli utenti romani. Gli ultimi tram a entrare nella flotta a disposizione dell’Atac furono i 52 Fiat 9200 arrivati per il Giubileo del 2000. Nel frattempo, però, sui binari romani continuano a circolare quaranta Tas (tram articolato Stanga), realizzati dall’ufficio meccanica Stanga di Padova, consegnati nell’ormai lontano 1948 (inizialmente erano 58). Ma il problema non è tanto l’anzianità di servizio (a Milano continuano a circolare vetture risalenti agli anni Venti del secolo scorso) quanto il deficit di riparazioni, ancora più necessarie su mezzi così vecchi: l’ultimo intervento di un certo rilievo risale agli anni ’80, quando sono stati rifatti carrelli e impianti elettrici. I tram in arrivo saranno più grandi di quelli adesso in circolazione per aumentare il numero dei passeggeri a bordo: se i Fiat in servizio dal 2000 sono lunghi 28 metri e con un peso di 8 tonnellate per asse, in futuro i veicoli misureranno 33 metri per un tonnellaggio tra i 10 a 12 per asse. I nuovi mezzi, poi, dovranno avere un sistema di carrelli più flessibili per girare meglio nelle stradine più strette.