Roma, picchiata e violentata dal compagno: lei lo denuncia, lui le ruba 100 mila euro. Condannato a 6 anni

Il 41enne, ha iniziato a picchiarla e per assicurarsi il suo silenzio le diceva che l'avrebbe uccisa

Domenica 6 Novembre 2022 di Erika Chilelli
Roma, picchiata e violentata dal compagno: lei lo denuncia, lui le ruba 100 mila euro. Condannato a 6 anni

Le dava pugni in testa per costringerla ad avere rapporti sessuali, la minacciava di morte e infine le ha sottratto oro, argenteria e 102mila euro che si trovavano sul conto cointestato. Condannato a 6 anni di reclusione con l'accusa di maltrattamenti familiari, violenza sessuale e ricettazione Marco T. (41 anni), che tormentava e abusava della compagna.

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Credeva di aver trovato l'uomo dei sogni, con il quale condividere l'appartamento e la vita; ma nel 2018, nel giro di pochi mesi, tutto è cambiato e la favola si è trasformata in un incubo che la donna era costretta a subire paralizzata dalla paura.

Marco, il compagno un tempo attento e premuroso, era diventato un carnefice che, con continui atti di violenza fisica e psicologica, inferiva su di lei che non riusciva a reagire e viveva con un costante stato di allerta e agitazione. Il 41enne, ha iniziato a picchiarla e per assicurarsi il suo silenzio le diceva che l'avrebbe uccisa. Inoltre, per alimentare le sue fantasie, costringeva la vittima ad avere rapporti sessuali violenti e dolorosi, ricorrendo alle minacce. Quando la donna provava a reagire, la colpiva in testa con una raffica di pugni. Gli abusi sono andati avanti per sette mesi, fino ad agosto del 2018, quando lei ha deciso di lasciarlo e denunciare. Il controllo totale della vita della sua compagna, però, a Marco non bastava: voleva tutto. Così nei mesi in cui abusava di lei, ha svuotato il conto cointestato con la compagna, appropriandosi di 102mila euro che la donna aveva ricevuto dopo aver venduto un appartamento. Inoltre, dalla casa in cui abitavano ha sottratto alcuni pezzi di argenteria e diversi gioielli: collier, bracciali e anelli in oro. Scoperto il raggiro, la vittima lo ha denunciato; ma lui, per convincerla a ritirare la denuncia, ha iniziato a tempestarla di chiamate continuando a minacciarla. I suoi tentativi di intimorirla, però, non hanno funzionato e il 41enne è finito a processo con l'accusa di maltrattamenti familiari, violenza sessuale e ricettazione, ed è stato condannato a 6 anni. «Una sentenza giusta che si spera possa essere celermente eseguita per fare in modo che l'imputato si renda conto di ciò che ha fatto», ha commentato Alessio Peluso, difensore della vittima.


I PRECEDENTI
In casa con uomini violenti e costrette a subire gli abusi. Un numero spaventoso di donne vive con il proprio carnefice: il partner. È solo di venerdì la notizia degli arresti domiciliari per un 36enne ucraino indagato dalla Procura di Catania per maltrattamenti in famiglia, estorsione e lesioni personali aggravate nei confronti della compagna e di adescamento ai danni delle due figlie di lei. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, la donna, sin dal 2013, sarebbe stata vittima di diversi episodi di violenza fisica da parte del compagno, che l'avrebbe colpita con schiaffi e pugni, persino in testa, anche durante la gravidanza da cui sarebbe nata la terza figlia. Inoltre, le prime due figlie della donna hanno confidato alla madre di essere state bersaglio di ripetute attenzioni e tentativi di approcci sessuali che avvenivano anche di notte.

Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 08:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA