Fregene, rissa al Saint Tropez a Pasquetta: in 3 massacrati dal branco. In quindici si accaniscono sulle vittime

Per i feriti fratture a naso, zigomi e polsi. Portati in ospedale, prognosi fino a 30 giorn

Martedì 11 Aprile 2023 di Moira Di Mario
Fregene, rissa al Saint Tropez a Pasquetta: in 3 massacrati dal branco. In quindici si accaniscono sulle vittime

Si è trasformato in un far west l’inizio della stagione degli eventi a Fregene, partito il giorno di Pasquetta. Al “Lunch Show Club” organizzato al Saint Tropez, a pranzo c’erano tanti adulti e ragazzi.

Meteo buono, sole e voglia di divertirsi. Ma a qualcuno non è bastato. La sera intorno alle 7, a ridosso della pista allestita sulla spiaggia, nasce un diverbio tra due ragazzi, uno colpisce l’altro con un pugno in piena faccia. Il ragazzo cade a terra e continua a essere colpito e insultato da una ragazza. Un amico va a difenderlo e scatta un principio di rissa. Interviene il personale della sicurezza privata, usando, secondo le testimonianze dei ragazzi, la mano pesante. Li dividono, ma qualcuno deve aver perso il controllo perché un paio di giovani, entrambi residenti a Fregene, ne escono con il viso tumefatto.

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LA RICOSTRUZIONE

«Prima sono stati aggrediti da ragazzi mai visti con tatuaggi sul collo e lacrima tatuata sotto l’occhio – racconta Alessandro che era presente – hanno scatenato la rissa senza alcun motivo e uno di questi ragazzi si è addirittura messo a urlare di essere stato in carcere aggiungendo che non aveva paura di nessuno. Purtroppo, i vigilantes, invece di sedare gli scontri hanno preso di mira i miei amici, usando calci e pugni. Il 113 non ha risposto subito e i miei amici sono andati a sporgere denuncia ai carabinieri». I due giovani di Fregene vengono allontanati dal locale e poco dopo anche l’altro gruppo più numeroso di romani, una quindicina tra ragazzi e ragazze. Una volta sul lungomare lo scontro riparte. In quel momento arriva anche Matteo, che ha appena finito di lavorare al chiosco del Sogno del Mare. Con un’amica stava andando a prendersi una cosa da bere. Vede un amico coinvolto nel parapiglia e cerca di portarlo via, ma viene colpito in faccia. Lo accerchiano e lo picchiano anche quando è a terra, nonostante la sua ragazza continui a urlare che non c’entra niente. Il far west continua senza che nessuno intervenga, le forze dell’ordine non ci sono, di pattuglie neanche l’ombra. Marianna esce dal Point Break dove ha finito di lavorare, sale sull’auto per tornare a casa e passa sul lungomare. «C’era un ragazzo a terra con la faccia piena di sangue – dice – mi sono fermata per prestare aiuto. Ho preso il telefono per chiamare i soccorsi rimanendo in macchina, ma un gruppo di ragazze tra i 16 e i 18 anni mi è venuto vicino e ha cominciato a insultarmi, pensavano che stessi facendo un video, ma io chiamavo il 113. Ho provato a ripartire. Mi hanno accerchiata e dato uno schiaffo in faccia dal finestrino aperto». Marianna corre dai carabinieri di Fregene, ma «non c’erano pattuglie disponibili per andare sul lungomare. La situazione era esplosiva con migliaia di persone fuori controllo e nessuna auto delle forze dell’ordine».

CONSEGUENZE

Il titolare del Saint Tropez, Stefano Dionisi precisa che «all’esterno la vigilanza è intervenuta più volte sedando degli scontri – dice – ma all’interno non mi sono accorto di niente. Siamo a disposizione delle famiglie, in tutti i modi possibili, mi dispiace per i ragazzi, se qualcuno ha sbagliato pagherà». Lunedì sera in tre sono finiti all’Aurelia Hospital, tutti con gravi ferite al volto. Ieri sono stati portati all’ospedale Gemelli per una consulenza maxillo. Per fortuna non ci sarà bisogno di un intervento chirurgico ma i danni sono tanti. Per Matteo rottura del setto nasale, dello zigomo e dei denti, con forte contusione lacerocontusa all’occhio. Per Andrea e Damiano rottura del setto nasale e dello zigomo, uno dei due ha anche il polso rotto, con un minimo dai ventuno ai trenta giorni di prognosi. «Una giornata di follia che deve far riflettere – commenta Massimiliano Graux, responsabile comunale FdI – ci poteva scappare il morto. Se si vogliono fare eventi in spiaggia tutto deve essere sotto controllo».
 

Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 10:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA