L’Inps le ha mandato la pensione per cinque anni, ma il denaro che riceveva alla donna non spettava affatto. Non era il suo, ma quello del padre defunto nel 2012, di cui “distrattamente” non aveva denunciato la morte allo Stato. La donna, Simona Cavolata, 47 anni, avrebbe anche falsificato la firma dell’uomo per la richiesta di detrazione per i familiari a carico e inviato il nuovo Iban per l’accredito della pensione. Per aver truffato lo stato fino al 2017, ottenendo la somma di 113 mila euro, la donna è stata condannata dal giudice monocratico del Tribunale di Roma a scontare la pena di un anno e 11 mesi, ottenendo il beneficio della sospensione, subordinato al risarcimento all’Inps costituito parte civile nel processo.
LA PERDITA
Quando ha perso il padre, all’improvviso, è rimasta da sola, ma la 47enne, per far fronte alle difficoltà economiche, ha messo da parte il dolore e ha trovato il modo di “restare a galla”, sfruttando il dono che inconsapevolmente le aveva lasciato il genitore: la pensione.
LE BUGIE
In aula, la quarantasettenne ha negato tutto, sostenendo di non sapere che i soldi venissero versati sul suo conto: «Io non li ho mai ricevuti - ha detto al giudice- se li ha ritirati qualcuno non sono stata io». Le parole di Simona, però non hanno convinto. Il pm, Mario Pesci, ha chiesto la condanna a due anni e due mesi di reclusione. Ieri, il giudice monocratico ha condannato la donna alla pena di un anno e undici mesi concedendole i benefici della sospensione della pena. La 47enne, però, dovrà risarcire l’Inps per l’intera somma: 113mila euro.
L’INGANNO
Le truffe sulle pensioni sono sempre più frequenti e c’è chi riesce ad ingannare l’Inps per anni senza incorrere in nessuna sanzione. Un inganno che costa all’istituto di previdenza sociale milioni di euro. Per continuare ad incassare le pensioni dei genitori e aumentare i propri guadagni mensili c’è chi ricorre anche a misure drastiche: come il 50enne di Milano, scoperto a ottobre del 2021, che ha murato il corpo della madre 80enne, morta per cause naturali, avvolgendo in sacchi di plastica e continuando a percepire la pensione di 1700 euro al mese. Ha preso la pensione della madre morta, per nove anni dal 2005 al 2014, una donna di 75 anni per la quale la procura di Roma nel 2019 ha disposto l’arresto.
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