Metro A Roma chiusa ad agosto, un mese di disagi per i lavori mai fatti

L’annuncio di Atac ai sindacati sull’ipotesi di un ulteriore stop per accelerare i cantieri

Venerdì 17 Febbraio 2023 di Francesco Pacifico
Metro A Roma chiusa ad agosto, un mese di disagi per i lavori mai fatti

Come già avvenuto nel 2019, rischia di restare chiusa ad agosto la linea A della metropolitana per accelerare i lavori di manutenzione sui binari. Gli stessi sulla tratta Anagnina-Ottaviano che devono concludersi a dicembre e che oggi costringono Atac a interrompere il servizio alle 21 dalla domenica al giovedì, mettendo in campo navette sostitutive tra non pochi disagi dei viaggiatori.

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Agosto senza Metro A

L’ipotesi è stata comunicata nei giorni scorsi da alcuni dirigenti di Atac ai sindacati durante un tavolo sul piano economico finanziario: una decisione formale non è stata ancora presa, ma l’azienda si è premurata di avvertire le sigle anche per organizzare i turni ad agosto.

Infatti, le ferie dei macchinisti della A andrebbero concentrate in questo periodo, ma parallelamente andrebbero trovati gli autisti per le navette. Al riguardo, per quella data, via Prenestina ha già accelerato l’assunzione di 500 nuovi conducenti.


I CANTIERI
Spiega David Cartacci, della Filt Cgil: «Da informazioni che ci arrivano dall’interno dell’azienda. sembrerebbe che la società che sta realizzando i lavori abbia richiesto un’ulteriore chiusura ad agosto fuori programma. Dobbiamo chiederci, però, se Atac è nelle condizioni di garantire il servizio sostitutivo».
Per velocizzare i lavori si dovrebbe tenere chiusa la linea A in un momento nel quale in città ci sono meno residenti e turisti. A loro verrebbe comunque garantito il servizio di trasporto, potenziando le linee di superficie, cioè gli autobus. Con la A ferma, gli operai potrebbero effettuare le opere di manutenzione su più turni durante la giornata e non soltanto di notte come adesso. In questo modo si potrebbe anche ritornare all’orario canonico, con l’ultima corsa alle 23, anche prima di dicembre. L’ipotesi è fermare l’attività nelle settimane centrali di agosto e nei weekend dello stesso mese. Atac e il Comune non vorrebbero lo stop, ma a spingere verso questa direzione sarebbe l’azienda che sta realizzando i lavori sull’armamento (binari, traversine e sedime) tra le fermate di Anagnina e di Ottaviano. 


IL CRONOPROGRAMMA
L’azienda e il suo azionista (il Campidoglio) hanno sempre ribadito di stare rispettando appieno il cronoprogramma dell’opera. Finora, però, si è intervenuto su 7 dei 23 chilometri totali del cantiere. Ed è un lavoro molto complesso, perché Atac e Comune sono dovuti intervenire su una situazione a dir poco disastrosa: i binari di questa linea sono gli stessi del 1980, quando la linea è stata inaugurata; da almeno un decennio non si registrano manutenzioni sostanziali come quella adesso in corso; in molti tratti le linee aeree non sono mai stati sostituite; non è mai partito un piano per eliminare le infiltrazioni di acque piovane. Proprio per evitare il blocco completo della linea, appena insediato, l’assessore ai Trasporti Eugenio Patanè portò avanti una complicata trattativa con il ministero dei Trasporti e l’autorità di controllo Ansfisa per rimodulare i tempi delle revisioni.


PIÙ CHILOMETRI 
Come detto, Atac sta accelerando sulle assunzioni degli autisti: alle 350 già previste se ne aggiungeranno altre 150, reclutati forse con contratto di apprendistato. Ma in attesa del nuovo contratto di servizio del Comune, senza il quale non si può approvare il piano industriale, il management ha già messo in campo alcune strategie per aumentare la produttività. Sempre durante alcuni vertici con i sindacati, via Prenestina ha annunciato che si appresta a chiedere ai conducenti di aumentare i chilometri annui che devono percorrere: da 15mila a 18mila. Per farlo si stanno valutando degli incentivi per ridurre il tasso di assenteismo. Nel prossimo contratto di servizio l’azienda si impegnerà a percorrere 96 milioni di chilometri-vetture nel 2023, per salire di un milione all’anno fino al 2026. 
 

Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 08:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA