Massimo Pezza, operaio muore schiacciato nel muletto nel centro rifiuti. Choc a Fonte Nuova

Il giovane, 23 anni, al momento dell'incidente si trovava nel parcheggio dello stabile per spostare un mezzo

Sabato 21 Gennaio 2023 di Chiara Rai
Massimo Pezza, operaio muore schiacciato nel muletto nel centro rifiuti. Choc a Fonte Nuova

Muore a 23 anni mentre è al lavoro in una ditta di Fonte Nuova, alla guida di un camion di quelli con il braccio elevatore. Secondo una prima ricostruzione il braccio, che in quel preciso momento non era abbassato, avrebbe urtato dei pannelli in cemento che cadendo hanno investito la cabina. Massimo Pezza, originario di Colevecchio in provincia di Rieti, è morto sul colpo.

Inutili i soccorsi.

Roma, dipendente Ama ruba denti d’oro ai defunti: a processo 55enne che si occupava delle esumazioni

Muore schiacciato nel muletto

Quando è accaduto l'incidente il ragazzo era da solo. L'incidente è avvenuto all'interno di una ditta di smaltimento rifiuti, al civico 21 di via Stella Polare. La Procura di Tivoli ha aperto un fascicolo e si attendono le verifiche della Asl competente per formulare ipotesi di reato. L'area e il macchinario è sotto sequestro. È la prima vittima sul lavoro del 2023 nella provincia di Roma e l'ennesima degli ultimi anni. L'incidente è avvenuto nella mattinata di ieri nel comune di Fonte Nuova. Sul caso indagano i carabinieri della stazione di Mentana della compagnia di Monterotondo diretta dal tenente colonnello Gianfranco Albanese, tra i primi ad arrivare sul posto insieme ai soccorritori. L'allarme è scattato intorno all'alba, all'incirca alle sei del mattino. All'arrivo dei vigili del fuoco e del 118, il ragazzo era già morto. Era soltanto un mese che lavorava in quella ditta. Sul posto sono arrivate le squadre dei pompieri e il nucleo SAF. I vigili del fuoco hanno lavorato per diverse ore alla rimozione di parti pericolanti. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente per individuare le cause che hanno portato al tragico decesso.

L'INCIDENTE

Massimo Pezza, secondo quanto si apprende, al momento dell'incidente si trovava nel parcheggio dello stabile per spostare un mezzo. Ad un certo punto, forse per l'urto con il braccio meccanico del mezzo pesante, i pannelli di cemento si sono staccati dal soffitto dello stabile, non lasciando scampo al giovane operaio. In relazione a quanto accaduto, i militari intendono verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro. I responsabili del deposito sono stati ascoltati per verificare se fossero state rispettate le misure di sicurezza sul lavoro. Il magistrato di turno ha disposto l'autopsia sul corpo del lavoratore che si trova presso l'istituto di medicina legale della Sapienza a Roma. Il sindaco Piero Presutti, i membri della giunta ed i consiglieri comunali esprimono il proprio cordoglio e partecipano commossi al dolore della famiglia e dei colleghi del giovane operaio: «Un evento tragico - ha detto il primo cittadino Presutti - che turba profondamente tutta la nostra comunità.Il tema della sicurezza sul lavoro coinvolge tutti, dalle istituzioni ai privati, dalle alte cariche a chi è sul campo. Deve esserci l'impegno di tutti affinché normative e controlli siano sempre più efficienti. Cordoglio anche da parte del sindacato Cgil di Roma e del Lazio, Cisl Roma Capitale Rieti e Uil Lazio: «Nonostante tutti gli appelli - dicono - alla sicurezza, alla formazione, ai controlli e il pressing sulle istituzioni per chiedere più sicurezza e zero morti sul lavoro, di fatto, di lavoro si continua a morire. E oggi non possiamo che esprimere la nostra vicinanza e solidarietà alla famiglia e ai colleghi del lavoratore. Vogliamo che il 2023 sia l'anno della svolta in tema di salute e sicurezza sul lavoro. Per questo rinnoviamo al prefetto Frattasi, con urgenza, la richiesta di convocazione di un tavolo su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA