Locali alla moda, alberghi di lusso e circoli esclusivi. Era questo il terreno di caccia di Massimo Bochicchio, il broker rimasto vittima di un incidente misterioso e mortale lungo la via Salaria domenica scorsa.
L'ESCA
Un'esca per il giornalista. Perché dopo l'incontro fortuito, Bochicchio lo contatta una manciata di giorni dopo. Al nuovo appuntamento è scattata la trappola: «Subito ha iniziato a parlarmi di investimenti. In quel momento stavo attraversando un momento economico difficile, si parlava di piccole somme e ho intravisto la possibilità di rientrare. Invece, è stato l'inizio della fine». Il professionista ha iniziato con una piccola cifra: 250 euro a cui Bochicchio ha aggiunto una quota per poter avviare l'investimento.
Ma nel giro di due mesi, la cifra si era già gonfiata: «Si parlava di guadagni per 30 mila euro. Ero sereno perché dalla società londinese mi arrivano costanti aggiornamenti con tanto di quotazioni in borsa. Sembrava tutto regolare» dice ancora Mattioli. Invece il raggiro era già partito: «Tanto che a un certo punto mi è arrivato un bonifico di 10 mila euro. Gli unici soldi che ho visto tornare indietro. Intanto i suoi collaboratori mi chiedevano altri investimenti nel petrolio. Via via, inoltravo i miei soldi fino a quando la somma ha superato qualsiasi previsione».
Dopo due anni in sospeso, Mattioli ha erogato 350 mila euro. Una voragine economica e decide di rientrare. A quel punto i rapporti si fanno tesi: «Mi hanno accordato la cifra, 527 mila euro. Sulle prime sembrava tutto in ordine, mi hanno addirittura chiesto il codice Iban per erogare la somma. Ma i giorni passavano e non arrivava nulla. Alla fine, mi hanno chiesto altri 50 mila euro per sbloccare, secondo loro, la cifre. Allora ho capito che non avrei visto un soldo e mi sono rivolto all'avvocato. Non capisco come ho potuto finire in una storia come questa. Ma Massimo ci sapeva fare, una volta finito nella sua trappola, non c''era via d'uscita». Il giornalista ha quindi contattato lo studio londinese, Giambrone &Partners, depositando la denuncia.
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