Cercansi disperatamente rappresentanti di commercio, commessi, segretarie, contabili, agenti immobiliari, operatori di call center, magazzinieri, cuochi, camerieri o portieri d'albergo. Nel Lazio il boom del turismo e la crescita dell'export delle aziende manifatturiere rivitalizza il mercato del lavoro. Comparti quindi in controtendenza in un territorio, che secondo la Cgia di Mestre rischia per l'aumento dei costi dell'energia di vedere salire nel 2023 il numero dei disoccupati. Più precisamente rischiano di perdere il posto 12.665 unità.
A dare questo spaccato - che chiama in causa il terziario quanto l'industria - è Infojobs, principale piattaforma online per l'offerta e la ricerca di lavoro.
LA TOP TEN
Guardando alle pratiche aperte nel sistema di Infojobs del Lazio, le figure più ricercate sono, nell'ordine, addetto alle vendite, agente di commercio, agente immobiliare, operatore di call center, magazziniere, promoter, consulente aziendale, addetto al customer service, addetto alla pulizia camere e impiegato di segreteria. Soffermandosi sui singoli comparti, le maggiori richieste arrivano dalle vendite (12,3 per cento), dal commercio sia della grande distribuzione sia di quello al dettaglio (11,3 per cento), dal segmento amministrazione, contabilità e segreteria (10 per cento). «Rispetto all'anno precedente, la categoria turismo e ristorazione ha registrato una crescita significativa pari a +68,6 per cento».
Se le imprese del turismo necessitano di personale per migliorare l'offerta verso la clientela, più in generale le aziende rafforzano le loro strutture interne anche per intercettare nuovi mercati e risparmiare sui costi della logistica, appesantiti non poco dall'aumento delle materie prime e dall'energia. Sempre restando al territorio laziale, sono state 25mila le offerte di lavoro e ben 145mila le ricerche di candidati, tenendo conto che il Lazio, seconda regionale italiana per abitanti, sconta un forte "mismatching": cioè un disallineamento tra le figure che servono alle imprese e quelle che vengono formate dal sistema scolastico locale e che quindi sono subito disponibili per prendere servizio.
Più in generale il Lazio è al quinto posto a livello nazionale per numero di offerte di lavoro, mentre la Città metropolitana Roma conquista il podio rispetto alle altre province italiane: a livello regionale, registra da sola l'83 per cento di annunci totali di lavoro. Più indietro Latina (7 per cento), Frosinone (5 per cento), Viterbo (3 per cento) e Rieti (2 per cento).
Secondo Filippo Saini, Head of Job di InfoJobs, «il 2022 è stato un anno complesso e articolato, segnato da scenari economici, sociali e geo-politici che, come ovvio, hanno plasmato l'andamento del mercato del lavoro. Il secondo semestre, dopo i primi sei mesi di sostanziale continuità con un 2021 in ripresa, è stato caratterizzato da una contrazione delle nuove opportunità gestite tramite i classici annunci di lavoro, a favore di attività di ricerca più mirate».