Gisella Cardia, la veggente di Trevignano: «Il 3 maggio torniamo, mi sento sotto attacco da parte di forze oscure»

"Molti amici hanno fatto donazioni per lo più servite ad allestire il luogo in cui ci raduniamo a pregare, non ci ho mai guadagnato nulla", spiega la veggente

Venerdì 14 Aprile 2023 di Franca Giansoldati
Gisella Cardia: «Il 3 maggio torniamo, mi sento sotto attacco da parte di forze oscure»

Il 3 maggio davanti al lago ci sarà come sempre il raduno dei fedeli con la recita del rosario per la Madonna. La donna che afferma di ricevere messaggi celesti, Gisella Cardia, ora si aspetta che la bufera si cheti.

Non si è mai allontanata dal Lazio e si aspetta di essere difesa dal Vaticano.

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Come si sente?

«Non è piacevole essere dipinti come dei truffatori, specie quando si ha la coscienza a posto. Mi sento sotto attacco da forze oscure, poteri non identificati. Ho l'anima affranta, il cuore spezzato e se non avessi la forza della preghiera non riuscirei andare avanti».

Che spiegazione si è data di quel sangue su quella statuetta visto che poi non ha più pianto?

«Quando la Madonna piange non è mai un buon segnale per l'umanità che dovrebbe rivedere la sua condotta e tornare a Dio».

In passato è stato fatto un esame dal RIS e da questa indagine è emerso che il sangue sulla Madonnina avesse il suo stesso patrimonio genetico. Come se lo spiega?

«Noi non abbiamo nulla che certifichi ciò».

Lei da questa situazione ci ha mai guadagnato denaro?

«La mia casa di Trevignano, dove vivo con mio marito Gianni, è di 50 metri quadrati, modesta ma accogliente e con una meravigliosa vista sul lago. Ci abitiamo da 13 anni».

I fedeli le hanno mai affidato denaro?

«Si, fedeli, amici e tanti sconosciuti che hanno preferito restare nell'anonimato e fare donazioni per lo più servite ad allestire il luogo in cui ci raduniamo a pregare, tipo panche, recinzioni e per fare tanta beneficenza. Sul resto non ci ho guadagnato soldi. Non è la mia missione e il mio interesse. Fortunatamente mio marito ha sempre lavorato e con il suo stipendio viviamo bene».

Un donatore la accusa e afferma che i denari non sono andati ai poveri ma ad acquistare un terreno vicino a casa. E' vero?

«Il signor Luigi Avella aveva effettuato una donazione con l'intento di allestire il luogo di preghiera e così è stato. Questa è la verità».

Ci saranno ancora i raduni?

«Il 3 di ogni mese ci raccogliamo per pregare. Le persone giungono da vari luoghi d'Italia e d'Europa: centinaia di fedeli. Recitiamo il rosario e ci sono molte confessioni».

 

Cosa accadrà il 3 maggio?

«Se gli oppositori che ci hanno creato tante difficoltà, generando cattiveria, divisioni e violenza ci permetteranno di radunarci per pregare allora il 3 maggio sarà come il 3 di ogni mese, una giornata di preghiera e di confessioni, un balsamo per le nostre anime».

Ha mai avuto incontri o colloqui con esponenti del Vaticano che cercavano di capire l'entità del fenomeno di Trevignano?

«Solo con il vescovo che c'era precedentemente il quale è stato sempre molto cauto. Ma del resto questi eventi hanno sempre bisogno di tempo prima di essere capiti e forse poi accettati e riconosciuti. Il Vaticano ha i suoi tempi. Attenderemo con fede».


Si sente perseguitata dalla Chiesa?

«Assolutamente no. La persecuzione la vedo più in poteri occulti ancora non meglio identificati. Spero, invece, di essere capita e difesa anche dal Vaticano. Mi affido a Dio e alla sua volontà. Qualunque essa sia sarà da me accettata». 

Ha avuto modo di incontrare il vescovo di Civita Castellana, Marco Salvi?

«Non ho ancora avuto questo piacere».


Lei ha mai avuto stimmate o fenomeni simili? 

«Durante il periodo pasquale». 
 

Ultimo aggiornamento: 11:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA