Gemelle di “Come un gatto in tangenziale”, nuovi guai: chiesto il processo per furto di carta di credito

Mercoledì 22 Settembre 2021 di Francesca De Martino
Gemelle di “Come un gatto in tangenziale”, nuovi guai: a processo per furto di carta di credito

Bionde, esuberanti, romane doc di Bastoggi, non si accontentano dei finti furti nei film. Le gemelle cleptomani continuano con i colpi anche nella realtà. La carriera delle sorelle romane Alessandra e Valentina Giudicessa, le 42enni conosciute al grande pubblico dal 2017 per la pellicola Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani, in cui interpretavano due sorelle ossessionate dallo shopping compulsivo, prosegue sul grande schermo e nella vita.

Mentre il successo decolla con il seguito della commedia che le ha rese famose, Come un gatto in tangenziale - Ritorno a Coccia di Morto, uscito nelle sale il 26 agosto scorso, non si fermano gli intoppi con la giustizia.

Gemelle cleptomani, furto aggravato

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per le due donne, accusate di furto aggravato e indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito. Ora la decisione passa nelle mani del gup, nell'udienza preliminare prevista l'8 marzo.

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IL COLPO
I fatti contestati sono successi a Roma all'Eurospin di Via dell'Acquafredda, nel 2017, due mesi prima dall'uscita del primo film. Era il 21 ottobre, Alessandra e Valentina stavano tentando la fortuna nel mondo dello spettacolo ed erano del tutto ignare del successo che avrebbero avuto qualche mese dopo con la commedia con Paola Cortellesi e Antonio Albanese. Mentre si trovavano all'Eurospin di via dell'Acquafredda, avevano infilato la mano nella borsetta di un'anziana signora.

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La donna stava osservando gli scaffali, era indecisa su cosa comprare. Le due, invece, erano al lavoro. Avevano rovistato nella sua borsa e si erano impossessate del portafoglio. Poi si erano allontanate qualche secondo e avevano preso la carta di credito. L'anziana non aveva capito nulla, come secondo i piani. L'operazione, quasi chirurgica, non era ancora finita.

 

Con una mossa silenziosa alla Arsenio Lupin, erano tornate dove si trovava la donna e avevano rimesso a posto il portafoglio privo della carta. Una volta uscite dal supermercato avevano approfittato del bottino e si erano date alle spese pazze. In meno di due ore avevano speso 1.316 euro in tre negozi tra cui gioiellerie e negozi cinesi. Appena l'anziana si era accorta del furto aveva sporto denuncia.

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Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 15:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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