Francesco Valdiserri travolto e ucciso a 18 anni sulla Colombo, l'automobilista chiede giudizio abbreviato

Chiara Silvestri deve rispondere di omicidio stradale, con due aggravanti

Martedì 25 Aprile 2023
Francesco Valdiserri, travolto e ucciso a 19 anni da Chiara Silvestri: la ragazza ha chiesto il giudizio abbreviato

Chiara Silvestri, la ragazza di 23 anni che lo scorso 19 ottobre ha travolto e ucciso il 18enne Francesco Valdiserri, salendo con sua auto sul marciapiede di via Cristoforo Colombo, a Roma, ha chiesto di essere processata tramite rito abbreviato. La richiesta è stata avanzata al Giudice per le indagini preliminari da parte del suo legale, Paolo Leoni. Entro il 19 maggio il giudice deciderà se accogliere la richiesta o meno. In caso contrario, la 23enne sarà processata tramite giudizio immediato, come stabilito in precedenza dallo stesso Gip su richiesta del Pubblico Ministero Erminio Amelio

Sulla testa di Silvestri pende l'accusa di omicidio stradale.

Rischia fino a 18 anni di carcere, ma nel suo caso ci sono anche due aggravanti da considerare. La prima di queste, risale alla sera del delitto: la 23enne era risultata infatti positiva ad alcool, visto che viaggiava con tasso alcolemico tre volte superiore al consentito, e a sostanze stupefacenti, in particolare cannabinoidi. La seconda aggravante contestata riguarda la recidiva: nel 2019 la ragazza era già stata sanzionata una volta, con il ritiro della patente, sempre per guida in stato di ebbrezza. 

Le ultime ore di Valdiserri

Francesco Valsdiserri era figlio dei giornalisti del Corriere della Sera Paola Di Caro e Luca Valdiserri. Si era appena diplomato, stava per compiere 19 anni e aveva appena iniziato a frequentare un corso di laurea in Lettere, a La Sapienza di Roma. 

La sera del 19 ottobre era andato al cinema a vedere "Margini". Uscito dalla sala, stava andando verso la fermata dell'autobus per tornare a cas. Mentre camminava in compagnia di un amico sul marciapiede di via Cristoforo Colombo, l'auto di Chiara Silvestri lo ha investito a una velocità di circa 80 km/h. L'incidente non ha coinvolto il suo amico, rimasto miracolosamente illeso. 

Giudizio abbreviato: quali i vantaggi

Il Giudizio con rito abbreviato è previsto dall'articolo 438 del Codice Penale Procedurale. Prevede la possibilità, per l'imputato accusato di un delitto, di usufruire di uno sconto fino a un terzo della pena prevista da un'eventuale sentenza di condanna, nel caso in cui ne faccia richiesta nei tempi prestabiliti dalla giustizia.

Avvalendosi del rito abbreviato (se la richiesta viene accolta dal giudice), l'imputato rinuncia alla fase del dibattimento in aula e viene giudicato direttamente dal giudice che procede, senza la possibilità di portare delle prove a sua discolpa, esclusivamente sulla base delle prove raccolte dal Pm durante le indagini. 

Ultimo aggiornamento: 17:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA