Botte e minacce di morte alla moglie: «Hai comprato le sigarette sbagliate»

L’uomo rimproverava la donna perché era disoccupata, per lui disposto il braccialetto elettronico

Mercoledì 1 Novembre 2023 di Laura Bogliolo
Botte e minacce di morte alla moglie: «Hai comprato le sigarette sbagliate»

Botte e minacce di morte alla compagna e violenze verbali come quando tornò a casa con un pacchetto di sigarette della marca sbagliata.

Vittima una donna italiana che ha trovato la forza di denunciare tutto alla polizia spiegando che dalle vessazioni psicologiche e verbali, dal 2021 si era passati a quelle fisiche: c’erano stati schiaffi, spintoni, una volta la afferrò per le braccia fino a strapparle una maglia. L’uomo, 45 anni, di origini campane, è stato oggetto di una misura cautelare con l’applicazione del braccialetto elettronico.


I MALTRATTAMENTI
A indagare sul caso e a raccogliere elementi utili alle indagini sono stati gli agenti della Questura di Roma del VII Distretto San Giovanni. La donna, 46 anni, ha raccontato delle minacce di morte, delle percosse subite più volte e sempre per futili motivi. La vittima, in particolare, spiega la Questura, ha riferito che tempo fa il compagno l’aveva maltrattata per il solo fatto di essere disoccupata e quindi di non contribuire alle spese domestiche. Poi l’episodio delle sigarette, di quel pacchetto che la donna era andata a comperare ma era della marca sbagliata. Secondo il racconto della vittima, spiegano gli investigatori, il violento lanciò addosso alla compagna il pacchetto. Quindi la costrinse ad uscire di nuovo per ricomprargliele. Giorni di paura e di violenze, in un clima di angoscia che la vittima era costretta a vivere insieme ai due figli minorenni, fino a quando ha trovato la forza di recarsi presso il commissariato di polizia. 


LA PAURA
Dopo un’accurata indagine, il Tribunale ha disposto per l’indagato campano l’allontanamento dall’abitazione familiare, il divieto di accedervi senza autorizzazione, nonché il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna e di comunicare con lei. Alla Polizia di Stato il compito di eseguire la misura cautelare con l’applicazione del braccialetto elettronico. Non si ferma, insomma, l’escalation di violenze ai danni delle donne. A fine ottobre, a Nettuno, un 43enne italiano è stato arrestato per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia, dopo che i vicini hanno chiamato il 112: l’ex moglie (erano separati, ma vivevano ancora insieme per motivi economici) gridava disperata affacciata alla finestra, chiedendo aiuto.

«La donna - avevano spiegato dalla Questura di Roma - ha subito raccontato di essere stata oggetto di una violenza sessuale da parte dell’ex coniuge che, vistala sua resistenza, l’avrebbe anche colpita più volte». Intanto, nella Capitale, si sta diffondendo un progetto importato dall’Inghilterra, portato avanti da Confcommercio. Si chiama “Ask for Angela” e ha l’obiettivo di aiutare chi è vittima di violenze, abusi e stalking. A Ostia, ma anche all’Eur, ci sono negozi che espongono il bollino dell’iniziativa: chi è in difficoltà può entrare e chiedere di Angela. Una frase in codice che fa subito capire al commerciante che si trova davanti a una persona vittima di violenza. Secondo Confcommercio, nella Capitale si verifica il 74% dei casi di violenza sulle donne nel Lazio.
 

Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 14:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA