Roma, vandali alla Barcaccia, l'annuncio di Sangiuliano: «Chi imbratta dovrà pagare i danni»

Domenica 2 Aprile 2023 di Ernesto Menicucci
Roma, vandali alla Barcaccia, l'annuncio di Sangiuliano: «Chi imbratta dovrà pagare i danni»

Sdegno, rabbia, indignazione. Dopo l'ultimo attacco al patrimonio artistico (e non solo) italiano, il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano è fuori di sé. Prima azione: la telefonata con il sindaco Gualtieri, per decidere insieme la linea dura («chi imbratta, rovina, deturpa, deve pagare, anche i danni), poi le frasi, molto nette. «L'ennesimo, gravissimo, episodio di questa mattina dice Sangiuliano che ha colpito uno dei monumenti simbolo di Roma, la Fontana della Barcaccia di Piazza di Spagna, è la goccia che fa traboccare il vaso. È ora di dire basta: siamo davanti ad una sistematica azione di vandalismo del nostro patrimonio artistico e culturale che non c'entra assolutamente nulla con la tutela dell'ambiente».


Cosa fare?
«Chi danneggia i nostri beni culturali non può passarla liscia e va punito severamente.

Anche per questo stiamo studiando una norma che faccia pagare ai responsabili di questi danni gli interventi necessari per il ripristino dei luoghi. Gli studiosi parlano di paesaggio antropizzato per indicare il fatto che nella nozione di paesaggio rientrano anche le creazioni artistiche prodotte in secoli di storia. La Barcaccia è sotto la competenza della Sovrintendenza capitolina, i nostri esperti sono a disposizione per valutare la consistenza dei danni, soprattutto se essi siano permanenti o meno».


Prima la mostra di Van Gogh, poi Firenze con Palazzo Vecchio, ora la Barcaccia di Roma. Che sta succedendo?
«Direi che ora basta. E basta anche con gli ammiccamenti. Ho chiesto a una commissione di esperti uno studio approfondito ma già posso anticipare che secondo alcuni non è corretto affermare che si tratta di azioni dimostrative. I danni possono essere permanenti. La Fontana della Barcaccia ricade sotto la responsabilità della Sovrintendenza di Roma e appartiene al Comune ma ho dato al sindaco Gualtieri la massima disponibilità. Ho immediatamente sentito la nostra Sovrintendente, la dottoressa Daniela Porro e anche i nostri esperti sono pronti a intervenire».


Si tratta di eco-terroristi?
«Sono vandali e basta. Non hanno nulla a che fare con la difesa dell'ambiente. Mi faccia sviluppare un breve ragionamento. Nella nozione di ambiente non rientrano solo gli elementi naturali ma anche le opere d'arte realizzate dagli esseri umani in secoli di storia. È nobile voler salvaguardare il mare, i fiumi, i monti, i boschi ma è altrettanto importante tutelare, come recita l'articolo 9 della Costituzione, il patrimonio storico e artistico della Nazione».


State pensando ad una modifica di norme, inserendo magari un tipo di reato specifico?
«Ne ho già parlato con il ministro Nordio, stiamo studiando soprattutto una sanzione amministrativa. Intervenire per ripristinare costa, e anche molto, perché occorrono personale specializzato e macchinari adeguati. Ebbene, chi compie queste azioni, in aggiunta alle norme penali che potranno essere inasprite, deve pagare di tasca propria».


La norma ci sarebbe anche, ma troppo spesso viene disattesa o non applicata...
«Comunque le do una notizia, intanto: da lunedì il ministero si costituirà parte civile nei procedimenti penali che scaturiranno dagli ultimi fatti accaduti, a Firenze, a Roma o altrove. Ne ho parlato con i consiglieri giuridici Bianca Bellucci, che è stata a lungo pubblico ministero, e il professor Rino Sica, ordinario di diritto privato».


Pensate ad un'altra forma di tutela dei monumenti? Recinzioni ad esempio?
«È impensabile che tutte le opere d'arte che sono in Italia vengano protette con strutture permanenti. In alcuni limitati casi si può fare pure ma per tutte, a parte i problemi estetici, costerebbe una cifra enorme. Ecco chi fa queste azioni scellerate deve considerare anche un generale innalzamento dei costi in danno dei cittadini. Ripeto sono solo esibizionisti, la sacrosanta tutela dell'ambiente non ha nulla a che vedere con loro».


Se si trovasse di fronte ad un vandalo/imbrattatore, lo placcherebbe come ha fatto il sindaco di Firenze Nardella?
«Se mi trovassi in questa situazione chiamerei i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio che sono efficientissimi e professionali. Comunque, Nardella ha fatto bene, gli ho fatto i complimenti».

Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 12:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA